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Agcom: “In un anno di regolamento pervenute 209 istanze”. FIMI: “Inibiti oltre 5 milioni di link a brani musicali. Offerta legale aumenta del 23%”

Dati FIMI

“In questo primo anno di attività sono pervenute in tutto 209 istanze, di cui 207 hanno riguardato le procedure relative ai siti internet e le restanti 2 ai servizi di media audiovisivi”. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni traccia un bilancio delle attività collegate al regolamento per la tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica entrato in vigore il 31 marzo 2014. L’occasione è stata la quinta riunione del Comitato per lo sviluppo e la tutela dell’offerta legale di opere digitali, il cui obiettivo “è stato fin da subito quello di promuovere la cultura della legalità e di arginare il fenomeno della pirateria, tenendo ben presente i criteri di proporzionalità, gradualità ed efficacia dell’azione amministrativa”. L’Autorità fa sapere di aver avviato 134 procedimenti, di cui il 57% è stato istruito con rito ordinario e il 43% con rito abbreviato che prevede la conclusione entro 12 giorni lavorativi. Il 42% delle istanze sono state relative ad opere audiovisive, il 23% ad opere fotografiche, il 14% ad opere sonore e il 12% ad opere editoriali. Un minor numero di segnalazioni è stato ricevuto per le opere letterarie, i software, e i videogiochi. Il 55% dei procedimenti conclusi è stato definito a seguito della rimozione spontanea dei contenuti, dato considerato  “incoraggiante” perché “testimonia un effetto positivo del regolamento in termini di aumentata percezione della legalità”. Il 35% dei procedimenti, tutti riguardanti violazioni gravi, si è invece concluso con un ordine di inibizione dell’accesso mediante blocco del DNS. “Gli ordini adottati – spiega l’Agcom – hanno consentito di impedire l’accesso a siti che mettevano a disposizione milioni di opere digitali diffuse illecitamente relative ai principali successi musicali, a film di recente uscita e a serie televisive attualmente presenti nei cataloghi on-demand o nei palinsesti degli operatori”. Nei restanti casi la Commissione per i servizi e i prodotti ha disposto l’archiviazione del procedimento per insussistenza della violazione ovvero perché non ha ritenuto proporzionata alla violazione accertata la misura dell’inibizione dell’accesso ad interi siti. “In questo primo anno – prosegue l’Autorità – abbiamo potuto avvalerci del prezioso contributo del Comitato, che ha costituito innanzitutto un luogo ideale di confronto con tutti gli stakeholder con l’importante risultato di aver consentito un miglioramento delle procedure adottate a tutela del diritto d’autore e un costante monitoraggio dell’azione amministrativa. Risultati significativi sono stati inoltre raggiunti in termini di mappatura dell’offerta legale di contenuti digitali, di cui si è potuta accertare l’aumentata quantità e qualità per gli utenti”. Musica digitale – “In questi dodici mesi, al solo livello musicale, sono state bloccate 15 piattaforme illegali a livello globale, con oltre 5 milioni di link a brani musicali posti a disposizione del pubblico tramite download o streaming”, sottolinea in una nota la Federazione industria musicale italiana di Confindustria (FIMI). “L’azione di Agcom – prosegue FIMI – si affianca agli importanti risultati ottenuti anche sul piano penale con azioni promosse dalla Guardia di Finanza e dalla magistratura, basta citare ad esempio la recente operazione Italian Black Out che ha permesso la chiusura di un network pirata legato all’esistenza di un insieme di server gestiti in Olanda e finalizzato alla diffusione illegale di contenuti tutelati da diritto d’autore. L’attività dell’Authority, inoltre, è andata di pari passo con la crescita dell’offerta legale online in Italia che è aumentata del 23% nel 2014″. Dati FIMI   Un’offerta legale passa ormai in maniera sempre più massiccia dallo streaming, in un panorama che ha da poche ore un nuovo protagonista che arriva da oltre-oceano: Tidal. Il nuovo servizio annovera tra i suoi proprietari star del calibro di Jay Z, Madonna e Beyoncé e sembra punti a fare concorrenza ai soggetti che già affollano il nuovo mercato offrendo royalty maggiori agli artisti che popoleranno la piattaforma. Il tutto in attesa che, prevedibilmente a giugno, Apple presenti il prodotto sviluppato a seguito della miliardaria acquisizione di Beats Music, garantendo anche a Cupertino il passaggio dall’era di iTunes caratterizzata da download a quella del flusso di note.

Agcom: i numeri del Regolamento sulla tutela del diritto d’autore online “Il regolamento AGCom in materia di tutela del diritto d’autore a valle delle ordinanze del Tar Lazio, Sez. I, nn. 10016 e 10020 del 2014″, l’intervento del Prof. Alberto Gambino Musica digitale: negli Usa lo streaming sorpassa i Cd. Ma non i download Musica digitale, lo streaming è il motore di un mercato che continua a crescere Discografia digitale, in Italia lo streaming sorpassa il download. FIMI: “Trend positivo, crescita del 7%”

1 aprile 2015

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