Il mercato globale M2M è in una fase di passaggio che porterà entro il 2018 le connessioni 3G e 4G a dominare il settore. A rivelarlo è un nuovo studio di Berg Insight, nel quale si stima che la quota di dispositivi collegati a reti Hspa e Lte nel periodo di tempo considerato raddoppierà passando da meno del 20% di oggi a oltre il 50%, con il 2G costretto a cedere il passo già nel 2017. Via Techfieber.de La prima fase di adozione del 3G è stata trainata dalle strategie di abbandono adottate in alcuni Paesi in merito al 2G, come negli Stati Uniti, dove la scelta di AT&T di cessare la sua rete 2G ha innescato un profondo cambiamento nel mercato degli hardware destinati al M2M. Gli analisti prevedono dunque che già alla fine dell’anno in corso la maggior parte dei dispositivi venduti in Nord America utilizzerà il 3G. Diversa la situazione in Europa, dove l’impiego delle tecnologie 2G sembra avere ancora un orizzonte che le proietta oltre il 2020 in molti Paesi. Il 3G è invece già la tecnologia standard in Giappone. Il traino per il passaggio indicato dalla società di analisi è ovviamente la crescita esponenziale del volume di dati che transita sulle applicazioni basate su M2M, come sottolinea Tobias Ryberg, Senior Analyst di Berg Insight: “Alla tendenza a consumare un maggior numero di traffico delle applicazioni tradizionali si affiancano le esigenze delle aziende automobilistiche, le quali sono sempre più impegnate nella realizzazione di veicoli connessi che necessitano di banda larga mobile. Produttori come GM e Audi hanno recentemente introdotto negli Stati Uniti i loro primi modelli di auto con connessioni LTE integrate”. LEGGIQuanto crescerà il traffico Internet nei prossimi anni? Grafici e mappe elaborati sui numeri Cisco. Alla vigilia dell’esplosione dell’IoT e in attesa di sciogliere i nodi intorno alla Net NeutralityOsservatorio sulle Telecomunicazioni Agcom, i numeri del primo trimestre 2014. Broadband mobile: traffico dati cresce del 34,9% 28 agosto 2018
