Massimo Proto, Ordinario di Diritto privato, è di ruolo presso l’Università degli Studi Link…
Cisco: “4 miliardi di persone connesse entro il 2020”
Entro quattro anni ci saranno oltre 4 miliardi di persone connesse a Internet da mobile e fisso, con un traffico dati che triplicherà rispetto a quello attuale.
Si entra così nell’era degli Zettabyte, in rete entro il 2020 circoleranno 2,3 ZB di dati, una quantità che equivale a 12 ore di musica in streaming pro capite per ogni giorno dell’anno.
Le previsioni sono emerse dallo studio di Cisco Visual Networking Index secondo il quale in Italia nel 2020 la popolazione connessa a Internet supererà i 42 milioni di persone portando la penetrazione dal 64% del 2015 al 71%.
La trasformazione digitale, basata sull’adozione di dispositivi personali e l’attivazione di connessioni M2M (machine-to-machine), avrà un impatto sempre maggiore sulla crescita del traffico.
Nel corso dei prossimi quattro anni, le reti IP globali supporteranno fino a 10 miliardi di nuovi dispositivi e connessioni, passando da 16,3 miliardi nel 2015 a 26,3 miliardi entro il 2020.
Secondo le proiezioni, i dispositivi e le connessioni pro-capite saranno 3,4 entro il 2020, rispetto ai 2,2 nel 2015.
In Italia saranno 482,3 milioni i nuovi dispositivi connessi nel 2020, rispetto ai 276,9 del 2015, con 8,1 dispositivi connessi a testa, rispetto a 4,6 del 2015.
Le innovazioni nell’ambito dell’Internet of Things (IoT) continuano a favorire la crescita del traffico IP nel mercato. Le applicazioni come la videosorveglianza, i contatori intelligenti, le soluzioni digitali per il monitoraggio della salute così come altri servizi M2M stanno generando nuovi requisiti di rete e una crescita del traffico.
Globalmente, le connessioni M2M cresceranno di quasi tre volte, passando da 4,9 miliardi nel 2015 a 12,2 miliardi entro il 2020, rappresentando circa la metà (46%) del totale di dispositivi connessi.
In Italia, i moduli M2M nel 2020 rappresenteranno il 66% (316.0 milioni) di tutti i dispositivi connessi rispetto al 50% (138.4 milioni) del 2015, pari a una crescita annua del 18% (CAGR). Il segmento consumer dei dispositivi medici connessi sarà il settore con la maggior crescita (a cinque cifre) di connessioni M2M dal 2015 (144 milioni) al 2020 (729 milioni).
Il segmento dei dispositivi home connessi registrerà il più grande volume di connessioni M2M nel corso del periodo preso in esame con 2,4 miliardi di connessioni nel 2015 che diventeranno 5,8 miliardi entro il 2020 – circa la metà di tutte le connessioni M2M.
I servizi e i contenuti video continueranno ad essere le applicazioni dominanti rispetto a tutte le altre. Il video su Internet rappresenterà il 79% del traffico Internet globale entro il 2020, rispetto al 63% nel 2015 (lo stesso in Italia, dove il traffico video rappresenterà il 79% del traffico Internet complessivo, in salita dal 60% del 2015).
“La trasformazione digitale sta toccando miliardi di consumatori e utenti aziendali di tutto il mondo”, ha commentato Doug Webster, Vice President of service provider marketing di Cisco. “L’innovazione è fondamentale per Cisco e per i propri service provider clienti per fornire servizi e esperienze scalabili, sicure e di elevata qualità su tutti i tipi di infrastrutture di rete a banda larga”.
“Inoltre, Internet è sempre più nelle nostre mani: entro il 2020, gli smartphone genereranno il 30% del traffico IP totale, mentre il contributo del traffico IP totale del PC scenderà al 29%., e in Italia questo sorpasso avverrà con il 32% di traffico da Smartphone e 28% da PC, ha aggiunto Gianluca Baini, Global Service Provider Leader di Cisco. “Gli smartphone stanno diventando uno strumento di comunicazione mobile che non solo ci permette di comunicare 1-a-1, ma 1-a-molti con le piattaforme di social media. Questi dispositivi ci permettono anche di monitorare, gestire e controllare una miriade di altre risorse e servizi a distanza (PVR / DVR, case connesse, dispositivi intelligenti di vario tipo). Con gli smartphone possiamo anche vedere e condividere vari file multimediali e pagare beni e servizi. È un traguardo importante”.
21 giugno 2016