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La Corte Suprema americana dovrà decidere il futuro della tv su Internet

Il caso che vede contrapposte la piattaforma Aereo e i principali broadcaster a stelle e strisce sarà esaminato dal massimo organismo giudiziario. In gioco c’è l’assetto di un intero mercato  Sarà la Corte Suprema a decidere se l’attività di Aereo siano lecite o no. Il più alto organismo giudiziario statunitense ha infatti accolto la richiesta di esaminare il caso che vede contrapposti i principali attori del mercato televisivo americano, ABC in testa, e la startup che ristramette su Internet le trasmissioni in chiaro dei broadcaster a stelle e strisce. La startup Aereo mette a disposizione dei propri utenti l’affitto delle sue microantenne permettendo loro di fruire in questo modo della programmazione televisiva in chiaro su tutti i device digitali. Una dinamica che tecnicamente rende il servizio cosa diversa dallo streaming tout court e che per il momento è bastata all’azienda per uscire vincitrice dalle contese legali nelle quali è stata trascinata dai broadcaster; questi ultimi sostengono che il comportamento di Aereo equivale ad una infrazione dei diritti d’autore sulle loro trasmissioni. Nel luglio dello scorso anno la Corte d’Appello di New York riconosceva proprio la diversità del servizio e quindi il venire meno della necessità di possedere licenze da broadcaster per metterlo in atto. In ottobre il giudice Nathaniel Gorton considerava inoltre l’attività di Aereo molto più simile a quella di un digital video recorder. Va da sé che i giudici della Corte Suprema non siano chiamati a dirimere una semplice contesa legale, ma, come chiosa Steven J. Vaughan-Nichols su ZdNet, a stabilire quali siano i confini di un mercato in espansione. La decisione è prevista per il prossimo mese di luglio. 13 gennaio 2014

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