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Musica digitale, lo streaming è il motore di un mercato che continua a crescere

Deloitte Per FIMI Gennaio 2015

Prosegue la crescita del mercato discografico italiano nel 2014, dopo i numeri positivi del 2013, in un trend che vede lo streaming come decisivo motore per il settore legato al digitale. A certificarlo sono i dati rilasciati da Deloitte per conto della Federazione Industria Musicale Italiana (FIMI): l’anno appena trascorso si è chiuso con un incremento del 4% e un fatturato di 122 milioni di euro al sell in. Nel 2013 il mercato era tornato a crescere dopo undici anni consecutivi di calo. Complessivamente il segmento digitale, sul dato annuale, rappresenta il 38% del mercato contro il 32% del 2013. La crescita è stata trainata soprattutto dai servizi streaming come TIMmusic, Google Play, Spotify, Deezer, YouTube e Vevo che complessivamente sono saliti di oltre l’ottanta per cento. Nello specifico, i servizi sostenuti da pubblicità sono cresciuti dell’84% mentre quelli in abbonamento del 82%. Oggi lo streaming rappresenta il 57% del digitale contro il 43% del download, sceso nel 2014 del 15%. Nel 2013 lo streaming rappresentava il 12% del totale mercato, oggi il 22%. Una conseguenza sembra essere il rallentamento del calo del supporto fisico, che rappresenta comunque il 62% del mercato, e in questo contesto va segnalata inoltre la costante crescita del vinile, che ha registrato un +84% pur rappresentando sempre un fenomeno di nicchia con il 3% del mercato. Deloitte per FIMI gennaio 2015  

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30 gennaio 2015

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