Massimo Proto, Ordinario di Diritto privato, è di ruolo presso l’Università degli Studi Link…
Sulla Stazione Internazionale la prima rete Internet dello spazio
E’ nata la prima rete internet dello spazio grazie ad un sistema di collegamento dati innovativo capace di mettere in comunicazione satelliti e missioni distribuite nell’intero Sistema Solare.
La Nasa ha installato la prima rete sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss) e rappresente la base delle comunicazioni con le colonie umane del futuro.
Installato sul Telescience Resource Kit (TReK), una suite per la trasmissione e ricezioni di dati tra i centri terrestri e i payload, la nuova rete permetterà di avere una maggiore efficienza dell’utilizzo di banda e un ritorno di dati più sicuro.
In questo modo la ISS è diventato un nodo dell’infrastruttura internet che la NASA vuole estendere a tutto il Sistema Solare.
Dialogare con una sonda che in orbita gira intorno a Plutone oppure un rover sulle lune di Saturno può essere, infatti, estremamente complicato anche per le continue interruzioni del segnale, dovute, ad esempio, al vento solare oppure al transito di un pianeta.
La Nasa, però, con questa una nuova rete di comunicazioni, basata su un protocollo innovativo, detta Dtn (Delay/Disruption Tolerant Networking) simile a quella dei BitTorrent, potrà garantire che le comunicazioni di una sonda riescano sempre ad arrivare a destinazione in quanto la nuova rete suddivide il segnale in diversi pacchetti di dati indipendenti che vengono riassemblati quando arrivano a destinazione.
Con il nuovo metodo, le interruzioni di comunicazione vengono superate, anche quando non è possibile dialogare in modo diretto con la Terra, i dati vengono inviati al nodo più vicino, ad esempio una sonda in orbita su un altro pianeta.
Una volta ricevuti i dati, la sonda li immagazzina aspettando di trovare un altro nodo disponibile che a sua volta li riceve e li rinvia nello spazio. Si crea così una rete su cui i dati vengono rimpallati fino a destinazione. La rete ha per ora un solo nodo, istallato sulla Iss, ma si prevede di trasformare le future missioni planetarie in altri nodi così da avere una vera rete.
Per garantire un’adozione su larga scala del servizio DTN, la NASA ha lavorato con numerosi enti internazionali per garantire una standardizzazione internazionale della tecnologia, tra cui l’Internet Research Task Force (IRTF), il Consultative Committee for Space Data Systems (CCSDS), e l’Internet Engineering Task Force (IETF).
Gli sviluppi del DTN sono open-source e consentiranno a ricercatori, università e sviluppatori di CubeSat di usufruire delle tecnologie NASA.
23 giugno 2016