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Paypal, stop alla protezione sul crowdfunding

Secondo l’aggiornamento delle policy di Paypal, a partire dal prossimo 25 giugno non verranno più effettuati rimborsi per investimenti in progetti promossi da piattaforme di crowdfunding, come Kickstarter e Indiegogo. Dal mese prossimo dunque il rischio ricadrà esclusivamente sull’investitore, che verrà escluso dal programma di protezione, sancendo così il venir meno di uno dei pilastri di Paypal stesso che fin dall’inizio ha assistito il compratore nelle fattispecie più varie, dall’errore nel contenuto dell’acquisto al ritardo nella consegna. Ciascuno  poteva contare sulla restituzione dei propri soldi associati al conto. Per Paypal negli investimenti crowdfunding solo il 65% riceve la remunerazione concordata, il 9% dei finanziamenti va a progetti, che non riescono a erogare il premio mentre il 7% dei donatori non riceve il premio fissato e l’8% va in progetti fallimentari. “I nuovi pagamenti che non rientrano nella protezione all’acquisto sono quelli su piattaforme di crowdfunding, tutto ciò acquistato da agenzie governative, giochi d’azzardo, gaming online e altre attività che prevedono una quota di iscrizione o un prezzo di ingresso”, ha fatto sapere Paypal che afferma che tutto ciò è stato deciso per  per proteggere gli utenti e garantire un’esperienza migliore e priva di compromessi. C’è da dire che il crowdfunding gode in ogni caso di ottima salute. Secondo i dati forniti da Cnbc, nel 2015 sarebbero stati raccolti sul web 34 miliardi di dollari, di cui 25 relativi ai prestiti “peer-to-peer”, 5,5  al “reward” e 2,5 all’equity. 12 maggio 2016

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