La Prof.ssa Virginia Zambrano è PhD in Diritto Civile presso l'Università di Napoli, attualmente è docente…
La direttiva sulla protezione dei segreti commerciali
Consiglio ha adottato una direttiva che definisce le norme in materia di protezione dei segreti commerciali e delle informazioni riservate delle imprese dell’UE. La decisione fa seguito a un accordo raggiunto con il Parlamento europeo il 15 dicembre scorso.
La direttiva, che stabilisce misure comuni contro l’acquisizione, l’utilizzo o la divulgazione illeciti dei segreti commerciali è volta a garantire il buon funzionamento del mercato interno.
È inoltre destinata ad avere un effetto deterrente contro la divulgazione illecita di segreti commerciali, senza minare i diritti e le libertà fondamentali o l’interesse pubblico, in particolare la pubblica sicurezza, la tutela dei consumatori, la sanità pubblica, la tutela dell’ambiente e la mobilità dei lavoratori.
Sebbene la direttiva preveda misure per impedire la divulgazione di informazioni al fine di proteggere la riservatezza dei segreti commerciali, le nuove misure prevedono che il giornalismo d’inchiesta possa essere esercitato senza nuove limitazioni anche per quanto riguarda la protezione delle fonti giornalistiche.
La direttiva è conforme alla Carta dei diritti fondamentali dell’UE, che preserva la libertà e il pluralismo dei media.
La direttiva non impone restrizioni ai lavoratori per quanto riguarda i contratti di lavoro, a cui continuerà ad applicarsi il diritto nazionale. Non ci sarà pertanto alcuna limitazione all’uso da parte dei dipendenti di esperienze e competenze acquisite nel normale svolgimento del loro lavoro.
Inoltre, l’autonomia delle parti sociali e il loro diritto di stipulare accordi collettivi non saranno pregiudicati dall’attuazione delle nuove condizioni.
Un altro punto su cui si è molto discusso è quelle della rilevazione (in buona fede) di segreti commerciali con l’obiettivo di proteggere l’interesse pubblico generale, comunemente noti come whistleblower i quali beneficeranno di un’adeguata protezione.
Spetterà alle autorità giudiziarie nazionali competenti valutare la necessità della divulgazione di un segreto commerciale per denunciare una condotta scorretta, un’irregolarità o un’attività illecita.
In base al nuovo quadro giuridico gli Stati membri dell’UE dovranno inoltre definire le misure, le procedure e i mezzi di ricorso necessari ad assicurare la disponibilità di strumenti di ricorso di diritto civile contro l’acquisizione, l’utilizzo e la divulgazione illeciti di segreti commerciali. Essi dovranno essere equi, efficaci e dissuasivi, senza essere inutilmente complessi o costosi e senza comportare scadenze irragionevoli né ritardi ingiustificati. Il termine di prescrizione per le denunce non sarà superiore a sei anni.
I detentori di segreti commerciali avranno il diritto di chiedere l’applicazione di mezzi di ricorso in caso di danni derivanti da appropriazione illecita di documenti, oggetti, materiali, sostanze o file elettronici contenenti il segreto commerciale o dai quali è possibile dedurre il segreto commerciale.
Se necessario, la riservatezza dei segreti commerciali sarà salvaguardata anche durante e dopo i procedimenti giudiziari.
- Direttiva sulla protezione del know-how riservato e delle informazioni commerciali riservate (segreti commerciali) contro l’acquisizione, l’utilizzo e la divulgazione illeciti
- Dichiarazione della Lettonia
2 giugno 2016