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Il mobile, una nuova era per le email e il mercato delle “ads”

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QWERTYUIOP. Non è un refuso, ma il testo della prima email della storia, inviata nel 1971 da Ray Tomlinson, programmatore all’epoca impegnato nello sviluppo del progenitore di Internet, Arpanet, e inventore di quella @ che quarant’anni dopo sarebbe stata alla base dell’invio di 107mila miliardi di messaggi di posta elettronica. Una crescita impetuosa che è stata tuttavia accompagnata da annunci sul suo definitivo superamento ad ogni evoluzione del mezzo. Eppure l’email ha attraversato a testa alta il passaggio dal Web degli albori al Web 2.0 superando senza affanni il moltiplicarsi delle piattaforme di socialità online e di messaggistica di ogni tipo (in proposito, Facebook si prepara a fare concorrenza a Snapchat con messaggi usa e getta). E a giudicare dai numeri contenuti nel report di LiveInvent “Email Everywhere: Adapting to the Mobile Nature of Email” anche l’ultima prova in ordine cronologico, quella della migrazione verso un pervasivo utilizzo dei dispositivi mobili da parte degli utenti di Internet, sembra essere superata a pieni voti (e non è un caso che il restyling di Gmail abbia visto il team di Google parecchio impegnato sul fronte della fruizione del servizio in mobilità). Nel primo trimestre del 2014 il tempo dedicato alla posta elettronica su smartphone e tablet ha raggiunto il 23%, superando nettamente la navigazione tra i contenuti di intrattenimento e i social network. Inoltre, il tasso di apertura e conversione delle email fruite dai dispositivi mobili è superiore rispetto a quella su desktop; se nel 2012 il numero di unique impression arrivate da smartphone e tablet sui contenuti scambiati tramite l’Exchange di LiveInvent aveva raggiunto la quota del 23% sul totale, nel 2013 lo stesso dato era già al 31%, con una previsione del 45% nell’anno in corso per arrivare al 50% nel 2014. Un messaggio chiaro per chi veicola messaggi di marketing per posta elettronica. “Esistono gli strumenti e il canale – chiosa Matt Keiser, CEO di LiveInvent – ma le caratteristiche specifiche del mezzo devono ancora essere esplorate, una strategia di inserzioni che sfrutti a pieno le potenzialità del mobile è ancora da venire”. Ovviamente, il fenomeno investe ed è trainato soprattutto dalle fasce più giovani d’età, mentre sul fronte dei tablet sono le donne ad essere più propense all’utilizzo della posta elettronica. email2 email1 18 giugno 2014

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