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Proprietà intellettuale, anche la scuola italiana ha il suo bando

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di Maria Francesca Quattrone banner_scuola2La nostra rivista ha pubblicato ieri una notizia relativa alla diffusione nelle scuole americane di insegnamenti relativi alla proprietà intellettuale. Già in tenera età. Con un certo orgoglio nazionale leggo che finalmente anche noi possiamo vantarci di un progetto costruito con lo stesso obiettivo. Difatti, il ministero dello Sviluppo economico con la dottoressa Loredana Gulino, direttore generale per la lotta alla contraffazione, da un lato, ed il ministero dell’Istruzione e della Ricerca scientifica con la dottoressa Giovanna Boda, dall’altro, avevano già lo scorso anno sottoscritto un protocollo d’Intesa che mirava a realizzare “attività di formazione e sensibilizzazione del corpo docente delle scuole primarie e secondarie sui temi della lotta alla contraffazione e della valorizzazione e tutela della proprietà industriale” e intellettuale. Il protocollo ha ora preso avvio concreto con la pubblicazione di un bando che offre la possibilità a ben 450 insegnanti italiani di approfondire a distanza, tramite una piattaforma telematica ad hoc, le tematiche relative alla tutela della proprietà intellettuale spiegando così ai giovanissimi di oggi, i “protagonisti del nostro futuro”, che la creatività è un bene da tutelare e la pirateria un fenomeno da combattere. L’obiettivo è far sì che la scuola abbia un ruolo attivo “in grado di favorire lo sviluppo di una coscienza critica degli alunni contribuendo alla costruzione di una nuova cultura orientata alla creatività, all’innovazione ed al contempo al rispetto delle regole ed alla legalità”. Esattamente quello che personalmente avrei voluto leggere e vedere in un qualsiasi documento ufficiale. Speriamo che sia un buon inizio, che tante scuole partecipino, che gli insegnanti si appassionino e che i  ragazzi crescano con questi valori essenziali per la crescita anche del nostro Paese. Il bando scade il prossimo il 15 ottobre, per ogni informazione sulle modalità di partecipazione basta consultare l’apposita sezione sul sito dell’Ufficio italiano Brevetti e Marchi. 20 settembre 2013

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