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Usa, grandi studi legali colpiti da una serie di attacchi hacker, l’Fbi indaga

Hacker informatici sono entrati nei sistemi di alcuni degli studi legali più prestigiosi degli Stati Uniti. Lo scrive il Wall Street Journal, secondo cui gli investigatori federali stanno verificando se siano state sottratte informazioni confidenziali, potenzialmente usate per attività di insider trading. Tra gli studi colpiti ci sono Cravath Swaine & Moore e Weil Gotshal & Manges, che rappresentano le banche di Wall Street e molte delle aziende incluse nella classifica Fortune 500, sia nell’ambito di azioni legali sia per trattative su fusioni e altre operazioni miliardarie. Cravath ha fatto sapere che l’incidente ha provocato solo una “violazione limitata” dei suoi sistemi e che l’azienda “non è venuta a sapere che informazioni a cui gli hacker hanno avuto accesso sono state utilizzate impropriamente”. Weil Gotshal, invece, ha preferito non commentare l’accaduto. Sono anni che le forze dell’ordine mettono in guardia le aziende. In particolare,  gli studi legali sono obiettivi “privilegiati” dagli hacker  in considerazione delle informazioni detenute quali ad esempio i segreti commerciali delle aziende, inclusi i dettagli su delicate operazioni di acquisizioni e fusioni societarie riservate suscettibili di essere sottratte finalità illecite di insider trading. Sia la società di sicurezza Flashpoint sia l’Fbi hanno allertato gli studi legali all’inizio di quest’anno e nelle recenti settimane su potenziali attacchi. Le grandi law firm americane in risposta hanno dichiarato di aver verificato le proprie difese di sicurezza informatica e di aver acquisito più consapevolezza sulla questione. 31 marzo 2016

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