C’è già chi parla di sentenza storica. E in effetti, quella della Corte di Giustizia…
Albergatori potranno praticare prezzi più bassi degli intermediari online. L’emendamento al DDl concorrenza
Gli albergatori italiani non dovranno più preoccuparsi delle clausole che li obbligano a non praticare al cliente finale prezzi e condizioni migliori di quelli mostrati per le loro strutture da intermediari terzi, anche online. A prevederlo è un emendamento di Tiziano Arlotti (Pd) al ddl concorrenza approvato martedì dalla Camera dei Deputati. È questo l’esito di una vicenda che negli ultimi anni ha visto scontrarsi soggetti come la piattaforma Booking.com e Federalberghi ed è già passata per iniziative di diverse autorità antitrust europee. L’emendamento dichiara “nullo ogni patto con il quale l’impresa turistico-ricettiva si obbliga a non praticare alla clientela finale, con qualsiasi modalità e qualsiasi strumento, prezzi, termini e ogni altra condizione che siano migliorativi rispetto a quelli praticati dalla stessa impresa per il tramite di soggetti terzi, indipendentemente dalla legge regolatrice del contratto”.
#parityrate, @nucara (@federalberghi), Andrea D’Amico (@bookingcom) e @seresileoni (@istbrunoleoni) a @radioanchio https://t.co/NJdmCYBvv6
— Dimt Unier (@DimtUnier) 8 Ottobre 2015
Alberghi, determinato l’equo compenso dovuto per la trasmissione di opere cinematografiche
7 ottobre 2015