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Albergatori potranno praticare prezzi più bassi degli intermediari online. L’emendamento al DDl concorrenza

Gli albergatori italiani non dovranno più preoccuparsi delle clausole che li obbligano a non praticare al cliente finale prezzi e condizioni migliori di quelli mostrati per le loro strutture da intermediari terzi, anche online. A prevederlo è un emendamento di Tiziano Arlotti (Pd) al ddl concorrenza approvato martedì dalla Camera dei Deputati. È questo l’esito di una vicenda che negli ultimi anni ha visto scontrarsi soggetti come la piattaforma Booking.com e Federalberghi ed è già passata per iniziative di diverse autorità antitrust europee. L’emendamento dichiara “nullo ogni patto con il quale l’impresa turistico-ricettiva si obbliga a non praticare alla clientela finale, con qualsiasi modalità e qualsiasi strumento, prezzi, termini e ogni altra condizione che siano migliorativi rispetto a quelli praticati dalla stessa impresa per il tramite di soggetti terzi, indipendentemente dalla legge regolatrice del contratto”.

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7 ottobre 2015

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