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Italia digitale e “punteggi” assegnati dalla Commissione Ue: i numeri della penisola dalla banda larga all’eHealth

Un’offerta di banda larga fissa ormai appannaggio della quasi totalità del territorio nazionale e una percentuale di strutture sanitarie digitalizzate ben al di sopra della media europea, ma un ancora deficitario utilizzo delle nuove tecnologie da parte dei cittadini al quale si associa una scarsa dimestichezza con gli strumenti di eCommerce ed eGovernment. Sono solo alcune delle valutazioni che si ricavano dall’analisi dei dati contenuti nella sezione dedicata all’Italia dell’EU Digital Scoreboard 2014, documento che mostra l’andamento degli indici riferiti agli obiettivi dell’Agenda Digitale continentale. Banda Larga Alla fine del 2013, la banda larga fissa copriva il 99% delle abitazioni in Italia (97% nell’UE), con lo stesso dato fermo all’88% nelle zone rurali. Allo stesso tempo, l’accesso di nuova generazione in grado di fornire almeno 30 Mbps in download era disponibile per il 21% dei casi (62% nell’UE). Il 68% delle famiglie aveva un abbonamento a banda larga alla fine del 2013, dato inferiore alla media UE (76%), ma di 13 punti percentuali maggiore rispetto alla fine del 2012. La quota di connessioni ad alta velocità (almeno 30 Mbps) è risultata inferiore alla media UE (1% rispetto al 21% nella UE). Stando ai dati della Commissione, non è stata rilevata alcuna connessione ultra-veloce, vale a dire ad almeno 100 Mbps; tuttavia, su questo aspetto c’è chi puntualizza in merito alla presenza di diverse possibilità già a disposizione dell’utenza. Sul lato mobile di quarta generazione (LTE), erano disponibili connessioni per il 39% della popolazione (rispetto al 10% del 2012). Il tasso di take-up (abbonamento per 100 persone) della banda larga mobile è stata del 66%, superiore alla media UE (62%). Utilizzo di Internet e digital skills Nel 2013, il 56% degli italiani ha utilizzando Internet almeno una volta a settimana (gli utenti normali), ben al di sotto della media UE (72%). L’Italia ha mostrato tassi più bassi di uso quotidiano di Internet (utenti frequenti), con il 54% della popolazione che ha affermato di andare online ogni giorno, rispetto a una media UE del 62%. Nel 2013, il 34% della popolazione non aveva ancora mai usato Internet; un dato inferiore a quello del 2012 ma significativamente superiore alla media UE (20%). I risultati ottenuti rispetto a un recente Indicatore sulle competenze digitali mostrano che, a tutto il 2012, il 60% degli italiani ha competenze digitali basse o nulle, rispetto al 47% della media UE. Le persone svantaggiate (cioè individui che sono nella fascia di età 55-74, con un basso grado di istruzione e/o disoccupati, pensionati) in Italia sono meno qualificati che nella media UE. LEGGIAudiweb, ad aprile 27,5 milioni di italiani connessi tramite pceCommerce Nel 2013, il 20% degli italiani ha acquistato beni o servizi online, il che significa che il numero di transazioni a mezzo eCommerce è stato ben al di sotto della media UE (47%). L’Italia ha mostrato peggiori prestazioni sul fronte dell’eCommerce trans-nazionale, con il 7% della popolazione che ha acquistato online da altri paesi dell’UE nei 12 mesi precedenti, rispetto a una media UE del 12%. Nel 2013, il 16% delle grandi imprese ha venduto on-line, in numero minore rispetto al 2012 e in percentuale significativamente inferiore rispetto alla media UE (35%). Le PMI erano significativamente meno attive con solo il 5% impegnato nella vendita on-line, molto lontane dalla media europea (14%). eGovernment Nel 2013, il 21% degli italiani ha utilizzato servizi di eGovernment, con un incremento dal 19% rispetto al 2012 ma molto al di sotto della media UE (41%). Il 10% dei cittadini ha inviato moduli compilati, incrementando l’8% del 2012, ma restando comunque distanti della media continentale. eHealth Fanno di sicuro sorridere i dati riferiti alla sanità digitale. Nel 2013, il 39% degli ospedali italiani aveva una connessione a banda larga superiore ai 50Mbps, al di sopra di una media UE (36%). Il 56% degli ospedali scambia informazioni cliniche con modalità digitali con i fornitori e professionisti sanitari esterni, un dato che supera la media europea di un punto percentuale. Per i medici di medicina generale, il tasso è del 31%, anch’esso superiore alla media continentale (28%). Il 27% degli ospedali fornisce ai pazienti l’accesso alla totalità o a buona parte delle loro cartelle cliniche, a fronte di una media europea del solo 9%. LEGGI “Digital Scoreboard 2014: le buone notizie e le zone d’ombra 30 maggio 2014

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