skip to Main Content

Il Prof. Alberto Gambino ad AdnKronos: “respingere questa sorta di magistratura collettiva internettiana che insulta e condanna”. L’intervista a TGtg su Tv2000

“Questa triste e tragica vicenda della giovane donna suicida a Napoli investe più aspetti della vita umana interconnessi: l’esibizione sul web della propria intimità, la voglia di socializzare e l’illusione di poterlo farlo su Internet, il basso livello della moralità pubblica, la volgarità con cui si attaccano le singole persone, l’uso distorto e irresponsabile delle nuove tecnologie”, a sottolinearlo all’AdnKronos, il Prof. Alberto Gambino, Prorettore dell’Università Europea di Roma, neo presidente di ‘Scienza & Vita’, alla guida di Iaic (Italian Accademy of the Internet Code).

Ricorda Gambino: “Papa Francesco proprio ieri ha stigmatizzato il fatto che persino a tavola in famiglia, anziché parlare insieme, si preferisce navigare ciascuno per conto proprio sui social. Ma, al di là dell’aspetto psicologico e sociale del fenomeno, vanno affrontate anche le implicazioni più strettamente giuridiche, dall’eterna questione dell’oscuramento e del diritto all’oblio, alle insidie contro la dignità digitale individuale, fino alle responsabilità dirette o indirette di chi si improvvisa ‘giudice’ sul web, trasformato in una sorta di magistratura collettiva internettiana”.

Intervista a tutto tondo, invece, quella rilasciata dal Prof. Gambino negli studi di Tgtg – la trasmissione di approfondimento giornalistico di TV2000.

Dal tema dell’indifferenza, sollevato dalla recenti parole di Papa Francesco, a quelli del “fine vita”. Dal ritorno a scuola per i ragazzi di Amatrice alle elezioni americane, ai delicati temi del fine vita e della bioetica.

Sollecitato dalle domande del conduttore Davide Cavoni, il Prof. Gambino ha sottolineato in apertura di trasmissione le parole del Santo Padre nell’omelia della messa celebrata a Santa Marta.

Per il Pontefice “A tavola, in famiglia, quante volte si mangia e si guarda la tv o si scrivono messaggi al telefonino: ognuno è indifferente a quell’incontro. Anche proprio nel nocciolo della società che è la famiglia, non c’è l’incontro”.

Papa Bergoglio ha esortato inoltre a “lavorare per la cultura dell’incontro: non solo vedere ma guardare, non solo sentire ma ascoltare, non solo incrociarsi ma fermarsi, non solo dire ‘peccato, povera gente’ ma lasciarsi prendere dalla compassione”.

Nell’aprile scorso, proprio il Prof. Gambino, dagli schermi di Tv2000, ha proposto il “No Mobile Day”, la prima giornata senza cellulare, un’idea in controtendenza, nata dalla sempre maggiore e invasiva espansione del cellulare e dei servizi offerti tramite telefonino che incidono rilevanti cambiamenti di ordine psicologico, sociale, di relazione, di costume, rendendosi strumento di alienazione e di ostacolo al naturale sviluppo della personalità e dei rapporti umani.

Le parole del Santo Padre, ha affermato ancora Gambino, “sono un programma di ordine sociale e vorrei dire politico, la cultura dell’incontro richiede tempo. E’ un tema di grande rilevanza che coinvolge tutta l’umanità e il futuro dei nostri figli”.

Terremoto ad Amatrice

Nel commentare il ritorno a scuola dei giovani di Amatrice e di Cittareale in un “edificio modulare” coloratissimo, costruito a tempo di record dalla Protezione civile della provincia autonoma di Trento, il Prof. Gambino, alla luce del servizio di TV2000 dai luoghi del terremoto, ha osservato che il Governo “si sta impegnando con forza “nominando, ad esempio, un Commissario di grande esperienza” e come le popolazioni vicine stiano sostenendo chi è più colpito. “In situazioni drammatiche – di grande, tragica emergenza, in Italia dà il meglio”, evidenzia Gambino.

Politica internazionale

Sulle elezioni americane e sui problemi di salute della candidata democratica alle presidenza degli Stati Uniti Hillary Clinton che le hanno imposto uno stop forzato, sostituita negli impegni della campagna elettorale dal marito ex Presidente Usa Bill Clinton, il Prof. Gambino ha affermato di ritenere interessante la comprensione delle dinamiche politiche degli Stati Uniti “cui non possiamo rimanere indifferenti”, interrogandosi su come si creino le élite politiche (sia democratiche che repubblicane, come nel caso, oltre che dei Clinton, anche della famiglia Bush) in un Paese un modello di libertà nel mondo, pur con delle contraddizioni quali quelle rappresentate da un sistema sanitario non universalistico e dalla pletora di persone in stato di abbandono.

Sulle recenti polemiche seguite alle parole dell’ambasciatore americano in Italia, John Phillips, il quale si è dichiarato per il Sì al referendum sulle riforme costituzionali, il Prof. Gambino ha ricordato come faccia parte delle fisiologia dei rapporti che vengano formulate valutazioni sugli sviluppi delle situazioni politiche nei singoli Paesi, specie in momenti di passaggio come quelli attuali che inevitabilmente suscitano grande interesse anche internazionale.

“I diplomatici godono delle fiducia del loro governi e in quest’ambito si muovono, evidentemente quei governi non valutano positivamente nuovi movimenti politici”.

Discusso in studio anche il tema dell’operazione Ippocrate in Libia dove verranno inviati 300 persone per un programma umanitario e non militare, con l’ausilio di un contingente di 100 soldati che possano garantirne la sicurezza della struttura sanitaria che verrà attivata.

Temi di carattere etico

La notizia di cronaca relativa alla misteriosa scomparsa in Sardegna della banca dati scientifica, tra le più grandi al mondo, per lo studio della longevità delle popolazioni locali, ha dato la stura alla discussione in studio dei temi di carattere bioetico che verranno, tra l’altro, discussi, in maniera interdisciplinare, in occasione di un importante convegno dal titolo: “La ricerca su materiali biologici di origine umana. Giuristi e scienziati a confronto”, che si svolgerà il 3 ottobre prossimo presso la Sala Aldo Moro della Camera dei deputati, promosso dall’Istituto superiore di Sanità, dall’Accademia italiana del Codice di Internet e dalla Fondazione “Piero Calamandrei”.

“Un argomento delicatissimo – chiosa il Prof. Gambino – il governo del proprio corpo oggi passa da elementi identificativi che sono fonte di lucro ma che rimangono, bisogna ricordarlo, pezzi di noi stessi. La ricerca sul presidio e la tutela pertanto sono fondamentali, altrimenti verremo spossessati dalla nostra identità”.

Un altro tema etico di assoluta centralità è quello dei giovani. Dietro i video giochi – ha osservato Gambino – si nasconde un’enorme finalità di lucro che veicola discutibili messaggi storico culturali e che instilla nei giovani informazioni tali da carpirne l’attenzione ed il favore.

A fronte di tali inquietanti scenari: “c’è una missione importante che riguarda la famiglia, i genitori” e che interpella nel formulare e promuovere proposte alternative.

Una missione che riguarda anche il tema del fine vita che non con ogni probabilità – ha affermato Gambino “verrà discusso in sede parlamentare nella prossima legislatura, non in quella attuale, e che, dunque, può essere riaperto con serenità, senza legarne la discussione a casi specifici che vanno piuttosto affrontati nel rapporto medico, paziente, famiglia”.

Secondo Gambino, il tempo che si ha di fronte favorisce una discussione chiara, senza pregiudizi, sul fine vita, aiutando a sgombrare il campo da imposizioni ideologie – come quella che vuole l’autodeterminazione (tanto più se delegata) come valore assoluto – facendo altresì emergere l’interesse di chi vuole abbattere i costi della sanità a spese dei più fragili.

15 settembre 2016

Back To Top