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Come ti cambio la vacanza: viaggio tra i progetti dell’Open Campus di Cagliari
di Marco Ciaffone
È al termine del viale che attraversa un ampio parco puntellato di ulivi e sculture di Pinuccio Sciola che si aprono le porte degli stabilimenti di Tiscali, in un colpo d’occhio che mescola la natura marina di Cagliari a pezzi di “antiquariato tecnologico” appesi alle pareti. È qui che due anni fa l’azienda ha inaugurato l’Open Campus, uno spazio di coworking nel quale operano progetti e startup che parlano con un inconfondibile accento sardo e al contempo guardano ben oltre i confini dell’isola.
“La nostra missione – afferma Alice Soru, coordinatrice dello spazio – è promuovere sul territorio lo spirito e la cultura d’impresa e l’innovazione, sostenendo la nascita e accelerando lo sviluppo di startup legate al mondo del digitale, dei new media e della comunicazione”.
Il primo incontro tra scrivanie popolate di dispositivi e citazioni d’autore come quelle firmate da Steve Jobs e affiancate da uno storico Macintosh del 1984, è con Francesca Mereu dell’Arduino User Group di Cagliari, collettivo che si incontra mensilmente nella struttura per condividere esperienze e mettere a punto progetti basati sulla celebre scheda elettronica. “Uno dei progetti più grandi è stata la creazione di un drone, mentre nel campo del wearable abbiamo messo a punto una giacca che si illumina con le frecce della bicicletta. Esperienze che saranno potenziate nel fab lab che sorgerà presto in città, proprio nel centro della Marina”.
Il filo rosso che lega molti dei progetti in fieri nella struttura è la promozione turistica dei territori, in un mix di piattaforme per la condivisione in salsa social delle proprie esperienze e nuove frontiere della sharing economy. “Facciamo in sostanza quello che fa BlaBlaCar, ma con le navi. Insomma, siamo un blablaboat”, racconta con ironia Maria Antonietta Melis di Naustrip, una piattaforma che che permette ad amanti del mare e proprietari di barche di condividere un’uscita. I capitani naustrip sono possessori di imbarcazioni provvisti di patente nautica, e condividono le loro esperienze ospitando a bordo persone con la loro stessa passione. Scontando, naturalmente, lo sfavore degli operatori tradizionali in una dinamica già vista “su strada”.
E mentre Gente in Viaggio mette in palio premi per chi racconta le proprie esperienze turistiche, Guide me Right permette di contattare un local friend ed avere una guida autoctona quando si visita una nuova città: “Una delle difficoltà maggiori è stata far capire che i nostri non sono tour guidati, ma servizi di inclusione sociale – afferma Luca Sini – perché il nostro portale applica in tutto e per tutto le regole della sharing economy“.
La condivisione delle esperienze di viaggio è alla base anche del social commerce Wayonara, che, come spiega Carlo Oppo, punta ad inserire i contenuti immessi online in un social wall che apre alla possibilità di rivivere esperienze altrui con immediata prenotazione di mezzi di trasporto e servizi.
E per quando siamo lontani da casa? A questo hanno pensato Antonio Solinas e i ragazzi di Lifely , i quali stanno sperimentando la connessione di oggetti e animali ad un social network. Il progetto pilota è quello di un vaso che, tramite sensori, “fa parlare” le piante, che inviano dei messaggi come “ho sete” o “sono al buio” al proprietario, con la possibilità di scambiare tali comunicazioni anche con altri vasi e con i loro proprietari. In un futuro gli animali, tramite collari smart, potranno comunicare la loro posizione o le loro necessità fisiche, sempre facendo passare i messaggi per la piattaforma social.
La valorizzazione delle bellezze di un territorio spesso sconosciuto anche ai suoi abitanti passa invece per l’animazione grafica, almeno nelle intenzione di Daniele Pagella e dei suoi colleghi del Rendering studio, autori del cortometraggio in 3D “L’Alba delle Janas“, che racconta la leggenda di queste figure tradizionali sarde.
Le voci di molte delle ragazze e dei ragazzi che popolano l’Open Campus sono state proposte su Radio Radicale nella puntata del 2 agosto di Presi per il Web.
3 agosto 2015