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Alberghi, determinato l’equo compenso dovuto per la trasmissione di opere cinematografiche

Tabella 1

di Elena Maggio Dal mese di luglio le strutture alberghiere hanno iniziato a versare al Nuovo Imaie l’equo compenso per gli artisti interpreti ed esecutori, delle opere cinematografiche e assimilate, trasmesse all’interno delle strutture ricettive. Il diritto al pagamento dell’equo compenso era stato già riconosciuto dalla sentenza del Tribunale di Roma del 10 luglio 2013. Tuttavia solo a seguito di lunghe e complesse trattative in sede arbitrale si è addivenuti ad un accordo quadro tra Nuovo ImaieFederalberghi ed Aica per la determinazione dell’equo compenso dovuto dalle strutture ricettive ai sensi dell’art. 84, comma 3, della legge sul diritto d’autore. Un anno fa, infatti, in difetto di accordo tra le parti, si era costituito un Collegio arbitrale incaricato di determinare l’ammontare dell’equo compenso. L’organo era presieduto dal Professor Alberto Gambino, già Presidente del Comitato consultivo permanente sul diritto d’autore, attualmente Presidente dell’Accademia Italiana del Codice di Internet. Fondamentale dunque l’intervento degli arbitri nominati dalle parti (l’Avv. Giorgio Assuma per il Nuovo Imaie, l’Avv. Angelo Stefanori per Federalberghi ed il Prof. Avv. Salvatore Mazzamuto per Aica) e del presidente dei Collegio Gambino che hanno da subito incoraggiato Nuovo Imaie, Federalberghi ed Aica a considerare la possibilità di addivenire alla concorde composizione dell’annosa questione. A seguito degli incontri tra le parti si è giunti ad un accordo che riconosce agli associati alle indicate società la riduzione del 15% sul pagamento dei compensi determinati nell’accordo stesso, peraltro riproporzionati annualmente sulla base della effettiva rappresentatività (non essendo la collecting rappresentativa della totalità degli artisti). Gli importi dovuti dalle strutture alberghiere sono stati determinati sulla base delle caratteristiche delle singole strutture ricettive. Il dettaglio è riassunto nelle tabelle messe a punto dalla Associazione albergatori ed imprese turistiche della Provincia di Trento (Asat).

Tabella 1

Tabella 2

Per quanto attiene i periodi precedenti alla costituzione del Nuovo Imaie, e quindi sino al 14 luglio 2009, è in corso di definizione un accordo con i liquidatori del vecchio ente, in cui dovrà essere quantificato il compenso forfettario dovuto dalle aziende per le utilizzazioni delle opere nei periodi anteriori non prescritti. Su un versante contiguo, quello delle opere musicali, i compensi dovuti alla totalità degli artisti, interpreti ed esecutori sono versati dalle imprese ricettive a Scf, contestualmente al pagamento dei compensi spettanti ai produttori delle stesse opere. Scf provvede poi a ripartire il compenso a Nuovo Imaie e agli altri aventi diritto. L’accordo da ultimo intervenuto tra le parti recepisce, peraltro, gli indirizzi offerti nel tempo dal Comitato Consultivo Permanente per il Diritto d’Autore ed in particolare quelli esposti nel parere reso il 3 marzo 2009, durante la presidenza del Prof. Alberto Gambino, nel quale si è affermata la sussistenza, in capo ai titolari degli esercizi pubblici, dell’obbligo di corresponsione di un equo compenso a favore di produttori, interpreti ed esecutori di opere musicali sulla base di parametri idonei a dare rilievo all’importanza della riproduzione musicale nell’attività di impresa. 31 luglio 2015

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