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BooM-Health, la rivoluzione della mobile health. Il 18 luglio a Milano

Cura e prevenzione a portata di app. Perché la rivoluzione passa attraverso i device mobili. Oggi sono oltre 100mila le app sulla salute per quasi 2 miliardi di utenti di smartphone.

Scenario, trend, opportunità, rischi della mobile health, ma anche idee geniali degli startupper con una via tutta italiana alla salute in mobilità, lunedì 18 luglio a “BooM-Health, la rivoluzione della mobile health“. Cinque storie di eccellenza e tre esperti per raccontare un futuro già presente. L’appuntamento, per il ciclo #MeetSanofi, è alle ore 18 nell’headquarter Sanofi Italia in viale Luigi Bodio 37/B a Milano.

M-health: numeri

Proprio ad inizio 2016 PharmaVoice ha segnalato la mobile optimization sul segmento salute come uno delle 10 grandi tendenze che segneranno l’industria delle scienze della vita nel corso di questo anno. E per MobilHealthNews 4 milioni di pazienti nel mondo saranno monitorati a distanza e aggiornati in remoto sulle loro condizioni di salute entro il 2020.

Per l’Italia la fotografia è dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano ed è aggiornata a maggio 2016: dai dati emerge come il 24% dei pazienti prenoti online visite ed esami, oltre la metà dei medici di medicina generale usi WhatsApp e come le ricette dematerializzate siano ormai sette su dieci.

E come sottolinea l’osservatorio, in un contesto che vede una spesa sanitaria tra le più basse d’Europa (3.077 dollari per abitante contro i 3.453 della media europea) gli investimenti per la digitalizzazione nella sanità in Italia si attestano a 1,34 miliardi di euro, pari all’1,2% della spesa sanitaria pubblica, circa 22 euro per abitante.

All’incontro del 18 luglio prossimo interverranno: Jaime D’Alessandro (La Repubblica), Lella Mazzoli (Istituto Formazione al Giornalismo, autrice di “e-Health”) e Eugenio Santoro (Istituto Mario Negri). Con loro le storie di: Mirco Bettelini di Igyno, il ginecologo virtuale via app tradotto in otto lingue nel mondo, Nicolò Briante di d-Hearth, l’elettrocardiografo portatile salva-cuore, Stefano Mazzei di Io Soccorro, l’app incentrata sul pronto intervento per arresto cardiaco, Piero Conte di FabLab per iNonni, l’app dedicata ai silver user (la generazione dei “navigatori dai capelli d’argento”) e realizzata insieme a Zentiva del Gruppo Sanofi, e Valentina Tessera di Mission T1D, il videogame educativo made in Sanofi dedicato ai giovani pazienti con diabete di Tipo 1.

12 luglio 2016

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