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Frost&Sullivan

Il mercato delle cure mediche mobili (“mHealth”) ha prodotto a livello globale entrate per 12,1 miliardi di dollari nel 2015 e si stima che questa cifra raggiungerà quota 63,8 miliardi di dollari nel 2021. È quanto in sintesi emerge dal rapporto “Clinical mHealth Growth Opportunities” di Frost&Sullivan.

Un settore che sta diventano sempre più strategico in campo medico: la promessa potenziale di queste soluzioni sta d’altronde nel fatto che possono essere utilizzate dai decisori clinici per comprendere modelli, diagnosticare sintomi precoci e impartire cure più rapide ed efficaci per i pazienti. Le soluzioni innovative dunque danno slancio all`Internet delle cose mediche: app, accessori e strumenti diagnostici connessi per smartphone potranno quindi far sì che le cure cliniche possano essere somministrate indipendentemente da ora e luogo, secondo Frost & Sullivan. L’Internet delle Cose Mediche (IoMT, “Internet of Medical Things”) indica qualsiasi ecosistema di tecnologie mediche connesse a supporto di servizi per la salute e il benessere, mentre mHealth indica l`insieme di app per la salute dedicate, strumenti point-of-care portatili, dispositivi indossabili e persino dispositivi smart aziendali dedicati per l`ambito sanitario. Anche se ogni giorno sono rilasciate nuove app incentrate sulla salute, solo poche selezionate sono state in grado di tradurre i servizi i risultati tangibili, segnala il rapporto. Le start-up innovative usano diversi strumenti di analisi e multi-piattaforma per migliorare l`interoperabilità e la connettività, coinvolgendo così i pazienti grazie al più semplice accesso alle informazioni mediche e sulla propria salute. Dai dispositivi point-of-care a ultrasuoni portatili agli accessori per smartphone che possono rilevare qualsiasi cosa, dalle malattie degli occhi a quelle della pelle, il supporto clinico che una volta poteva essere offerto solamente in ospedale utilizzando apparecchiature costose è ora disponibile ovunque e in qualsiasi momento. Diversamente dai servizi di mHealth di livello consumer, che hanno obiettivi di salute autogestiti, le soluzioni di livello clinico possono essere utilizzate dai professionisti medici per diagnosticare o influenzare le decisioni in ambito clinico. Queste tecnologie possono arricchire i servizi sanitari a distanza che, ad oggi, fanno affidamento prevalentemente su una chat video tra paziente e medico. Ora, questi dispositivi possono catturare dati biometrici e informazioni tendenziali in tempo reale, che possono essere poi rivisti dal personale medico. Una dinamica unica di questo mercato è il ruolo che avranno i grandi marchi tecnologici come Apple, Google e Intel. Operatori provenienti da ambiti diversi, dai produttori di telefoni, chip e sensori ai fornitori di servizi di telecomunicazioni, stanno attivamente considerando le opportunità per le proprie soluzioni in molteplici ambiti del settore sanitario.

20 settembre 2016

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