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Riforma della Pa, approvate alla Camera le misure sulla “cittadinanza digitale”. Che passa per il digital first

La Camera dei Deputati ha approvato in seconda lettura il disegno di legge delega di riforma della Pubblica amministrazione presentato dal Governo; nel provvedimento, che torna ora all’esame del Senato, sono contenute anche alcune importanti misure in tema di “cittadinanza digitale”. L’Esecutivo è infatti delegato ad adottare uno o più decreti legislativi sulle modalità di erogazione dei servizi ai cittadini, in modo da “assicurare la accessibilità on line alle informazioni e ai documenti in possesso delle amministrazioni pubbliche, ai pagamenti nei loro confronti, nonché all’erogazione dei servizi”. Si introducono così anche nel nostro ordinamento i principi del Freedom of Information Act (FOIA) così come stabilito in un emendamento a firma dei deputati Pd Paolo Coppola e Anna Ascani.

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“L’esercizio della delega – si legge in una nota della Camera –  è subordinato al rispetto di una dettagliata serie di principi e criteri direttivi. Un primo gruppo introduce una serie di misure volte a favorire l’accesso dell’utenza ai servizi delle amministrazioni pubbliche in maniera digitale. In particolare, è prevista la definizione di un livello minimo delle prestazioni in materia di servizi on line delle amministrazioni pubbliche, la piena applicazione del principio innanzitutto digitale (cd. digital first, in base al quale il digitale è il canale principale per tutte le attività delle p.a.), il potenziamento della connettività a banda larga e ultralarga e dell’accesso alla rete internet presso gli uffici pubblici, la partecipazione con modalità telematiche ai processi decisionali pubblici, l’armonizzazione della disciplina del Sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale (SPID) volto ad assicurare l’utilizzo del c.d. PIN unico, la promozione dell’elezione del domicilio digitale, la diffusione dell’informazione sugli strumenti di sostegno della maternità e della genitorialità, l’adeguamento alle norme europee in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche; la diffusione dei pagamenti digitali”.

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Un secondo gruppo attiene alla riforma dei processi decisionali interni alle pubbliche amministrazioni: “Essi dispongono, in particolare, la razionalizzazione dei meccanismi e delle strutture di governance della digitalizzazione, la semplificazione dei procedimenti di adozione delle regole tecniche, la ridefinizione delle competenze dell’ufficio dirigenziale generale unico istituito nelle pubbliche amministrazioni centrali con funzioni di coordinamento in materia di digitale, la digitalizzazione del processo di misuarazione e valutazione della performance”. Un terzo gruppo di principi e criteri direttivi, infine, riguarda “la formulazione dei decreti delegati, prevedendo il coordinamento con la normativa vigente e l’indicazione espressa delle norme abrogate”.

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18 luglio 2015

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