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Un terzo delle aziende perde i dati nella fase di migrazione

Un terzo delle organizzazioni mondiali, il 32%, ha perso i propri dati durante la migrazione tra dispositivi o nell’aggiornamento dei sistemi operativi.

Un dato che in Italia sale ad oltre il 35% e tocca picchi del 45% in caso di migrazione da un computer desktop o portatile e quasi al 39% durante la migrazione su dispositivi mobili.

È lo scenario che emerge da un sondaggio realizzato da Kroll Ontrack, che ha coinvolto circa 600 amministratori IT su scala globale.

Oltre la metà degli intervistati, il 57%, ha dichiarato di aver sperimentato il problema nonostante “una soluzione di backup a disposizione”. Tre quarti di questi (il 75%) hanno detto di non essere stati in grado “di ripristinare la totalità dei dati persi”. Un’azienda su cinque, il 23%, non è stata invece capace di recuperare “nessun tipo di informazione”.

Alla base di queste problematiche ci sarebbero prevalentemente “protocolli di backup che falliscono” La perdita di dati, pone in evidenza la rilevazione, riguarda tanto dispositivi stand – alone quanto server, affliggendo dunque “sia singoli utenti sia le imprese”.

Sistemi operativi o hardware: cosa è più rischioso?

Se si guarda ai casi specifici, il 50% degli interrogati ha spiegato di aver perso i dati durante la migrazione a un nuovo software o piattaforma da un desktop o laptop. I passaggi più rischiosi in questi casi sono stati l’aggiornamento dei sistemi operativi (39%), il reimaging del desktop (22%), la migrazione fisica dell’hardware (20%) e l’aggiornamento dell’hardware stesso (17%). Per gli utenti di telefonia mobile, la perdita di dati sembra essere “un problema meno sentito” anche se, si apprende dall’indagine, “influenza più di un terzo (34%) degli intervistati”. Nonostante i processi automatizzati disponibili per l’aggiornamento dei dispositivi mobili, il 53% degli intervistati ha affermato infatti “di aver perso i dati durante la migrazione a un nuovo dispositivo mobile”.

Italia, come hanno risposto gli intervistati?

In Italia oltre il 35% dei partecipanti all’indagine ha dichiarato di aver subito una perdita di dati durante la migrazione a un nuovo software o piattaforma da un server, ma questo dato è salito al 45% durante una migrazione da un computer desktop o portatile e quasi al 39% alla domanda riguardante la migrazione su dispositivi mobili.

Di coloro che hanno perso i dati, ben il 62% ha risposto di avere una soluzione di backup ma il 19% ha dichiarato che tale soluzione non era correttamente in funzione nel momento della perdita, il 15% che il dispositivo in questione non era stato incluso nel processo di backup, un altro 19% che il backup non era aggiornato e, infine, circa il 9% che il supporto con i dati di backup era corrotto.

Una visione globale dei rischi che ci attendono

È interessante notare la percezione che hanno gli intervistati circa le principali cause di perdita di dati aziendali nei prossimi 12 mesi. Complessivamente, gli intervistati hanno classificato la migrazione e l’aggiornamento dei sistemi a un livello basso di preoccupazione, anche se la nostra ricerca rivela che un terzo degli intervistati aveva già perso i dati proprio durante queste procedure. Dai risultati emerge piuttosto che viene dato maggior peso ai rischi di perdita dei dati legati a un guasto dell’hardware (22%), errori degli utenti (22%), altri errori imprevisti e inattesi (21%).

19 Marzo 2016

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