This Call for Papers of the Journal of Law, Market & Innovation (JLMI) concerns the…
AGCM apre istruttoria nei confronti delle società U-Earth e Pure Air Zone, produttrici delle mascherine U-Mask
Nell’azione di tutela dei consumatori dei prodotti legati all’emergenza sanitaria per la pandemia da Coronavirus – 19, AGCM ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti delle società U-Earth Biotech Ltd. e Pure Air Zone Italy S.r.l., contestando le attività di promozione e di vendita delle mascherine “U-Mask”. L’Autorità ha evidenziato le modalità aggressive e ingannevoli nella vendita e nella pubblicizzazione delle mascherine da parte delle società, andando a sfruttare la situazione di emergenza sanitaria in corso per indurre il consumatore a comprare a prezzi elevati il prodotto reclamizzato.
Nello specifico sono stati contestati i seguenti comportamenti scorretti:
- i claim con cui le società enfatizzerebbero l’efficacia appaiono in grado di ingannare i consumatori, inducendo all’acquisto di un prodotto privo delle caratteristiche e della capacità filtrante pubblicizzata, esponendo ad un conseguente potenziale pericolo per la salute;
- al prodotto U-Mask è attribuita un’efficacia protettiva (per singolo filtro) di 200 ore di utilizzo effettivo o di un anno, che non sarebbe debitamente comprovata;
- questo tipo di mascherina sarebbe impropriamente comparato con dispositivi di protezione individuale (DPI) rispetto ai quali, secondo la presentazione sul sito web, “U-Mask ha un’efficienza superiore, paragonabile a un FFP3”, al contrario U-Mask non è certificata come DPI ma risulta registrata presso il Ministero della Salute come dispositivo medico di “classe I”,
- contestate altre omissioni e ambiguità nelle informazioni presenti sul sito in relazione al diritto di recesso, al foro del consumatore, alla garanzia legale di conformità e al meccanismo extra-giudiziale di reclamo e ricorso.
Data la gravità della condotta contestualmente all’emergenza pandemica attuale, AGCM ha avviato un sub-procedimento cautelare al fine di verificare i presupposti per una sospensione provvisoria, assegnando alla società dunque un breve termine per la risposta.