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Aiuti di Stato: la Commissione dichiara incompatibili gli aiuti che la Spagna ha ricevuto per la digitalizzazione e estensione della rete televisiva

La Commissione ha concluso che l’aiuto ricevuto dagli operatori terrestri per la digitalizzazione e l’estensione della rete televisiva terrestre nelle aree remote della Spagna era contrario alle norme dell’UE sugli aiuti di Stato. A seguito dell’annullamento di una decisione della Commissione del 2013 , l’ulteriore istruttoria ha confermato che, tra il 2005 e il 2008, gli operatori di piattaforme terrestri hanno ricevuto un vantaggio selettivo incompatibile rispetto ai loro concorrenti che utilizzano altre tecnologie, in violazione del principio di neutralità tecnologica. 

La Commissione ha infatti confermato che le misure adottate dalla Spagna, tra il 2005 e il 2008, per facilitare il passaggio dalla televisione analogica a quella digitale rientrino nella categoria di aiuti di Stato incompatibili. L’aiuto è stato concesso per il passaggio al digitale nonché per la gestione e la manutenzione della rete televisiva digitale. In particolare, le misure mancano di neutralità tecnologica, poiché prevedono la televisione digitale terrestre come unica tecnologia per il passaggio al digitale agevolato. Le tecnologie alternative non potrebbero beneficiare delle misure di aiuto.

In linea di principio, le norme dell’UE sugli aiuti di Stato richiedono che gli aiuti di Stato incompatibili siano recuperati senza indugio al fine di eliminare la distorsione della concorrenza creata dall’aiuto. Non sono previste sanzioni nell’ambito della normativa UE sugli aiuti di Stato e il recupero non penalizza le imprese in questione. Ripristina semplicemente la parità di trattamento con altre società. La Spagna determinerà l’importo da recuperare da ogni singolo beneficiario, in linea con la metodologia stabilita dalla decisione della Commissione adottata oggi. 

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