Massimo Proto, Ordinario di Diritto privato, è di ruolo presso l’Università degli Studi Link…
Apple: Ue apre indagine su acquisizione Shazam
La Commissione Ue ha aperto un’indagine approfondita sulla proposta acquisizione di Shazam da parte di Apple. Bruxelles teme che la fusione possa ridurre la scelta per gli utenti di servizi di streaming di musica. Dopo le indagini di mercato iniziali, la Ue teme che Apple ottenga accesso a dati sensibili commercialmente sui clienti dei suoi concorrenti, che le consentirebbero di mirare dritto ad incoraggiarli a cambiare fornitore e rivolgersi ad Apple Music.
Bruxelles aveva acceso un faro il 6 febbraio scorso dopo una lettera in cui Austria, Francia, Islanda, Italia, Norvegia, Spagna e Svezia, sollevavano preoccupazioni. Ed aveva accettato di valutare l’operazione nonostante non raggiungesse la soglia minima di fatturato che obbliga la notifica alla Ue in base alle norme sulle fusioni. “Il modo in cui le persone ascoltano la musica è cambiato significativamente negli anni scorsi, con sempre più europei che usano servizi di streaming.
La nostra indagine ha lo scopo di assicurare che gli appassionati continuino ad avere un’offerta attraente”, ha detto la commissaria alla concorrenza, Margrethe Vestager. La fusione combinerebbe due player significativi nell’inudtsria della musica digitale, spiega la Ue, attivi in aree di business complementari. Apple offre streaming con ‘Apple Music’, che negli ultimi tre anni è diventato il secondo fornitore più grande in Europa.
Shazam è leader nel riconoscimento musicale per i devices mobili in Europa e nel mondo. Dopo le prime indagini di mercato, sono “numerose” le questioni sollevate dalla combinazione dei due player, entrambi forti. Oltre al timore che Apple possa avvicinare direttamente i clienti dei competitor grazie ai dati sensibili che otterrebbe, l’altra paura riguarda la possibilità che Apple interrompa il legame tra i suoi competitor e Shazam.
La transazione è stata notificata il 14 marzo 2018. La Commissione ha ora 90 giorni lavorativi, cioè fino al 4 settembre 2018, per prendere una decisione.
(Fonte ANSA)