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Approvata misura di sostegno tedesca per nuovo terminale GNL a Brunsbüttel

La Commissione Europea ha approvato una misura di sostegno tedesca da 40 milioni di euro per la costruzione e la gestione di un nuovo terminale terrestre di gas naturale liquefatto (GNL) a Brunsbüttel, in conformità con le norme sugli aiuti di Stato dell’UE. Questa iniziativa mira a contribuire alla sicurezza e alla diversificazione dell’approvvigionamento energetico in Germania e a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi, seguendo il piano REPowerEU.

La misura prevede il sostegno alla costruzione e al funzionamento di un nuovo terminale GNL situato a Brunsbüttel, con una capacità annua di 10 miliardi di metri cubi. I beneficiari di questa iniziativa sono l’operatore energetico tedesco RWE e l’operatore olandese della rete energetica Gasunie. La società German LNG Terminal GmbH (GLNG) sarà responsabile della costruzione e della gestione del terminale GNL, con tre azionisti principali: il governo tedesco attraverso la banca di investimento e sviluppo KfW (con una quota del 50%), Gasunie (con una quota del 40%) e RWE (con una quota del 10%).

L’aiuto fornito dal governo tedesco avrà la forma di un meccanismo di distribuzione preferenziale dei dividendi: KfW condividerà una quota dei dividendi pagati da GLNG con gli altri co-investitori se il rendimento annuo del progetto sarà inferiore a una percentuale fissa del capitale totale investito da tutti gli azionisti, compreso KfW. Se il rendimento annuo sarà superiore a questa percentuale fissa, KfW non condividerà i dividendi e l’aiuto erogato nell’ambito della misura non verrà erogato. L’ammontare dell’aiuto sarà basato sui rendimenti annuali e dovrebbe ammontare a 40 milioni di euro. È previsto che KfW esca dal progetto dopo 15 anni di attività del terminale GNL, quando il meccanismo di distribuzione preferenziale dei dividendi terminerà.

Il terminale GNL sarà costruito in modo da poter essere convertito in un terminale per l’importazione di vettori energetici rinnovabili, come ad esempio idrogeno rinnovabile o derivati dell’idrogeno rinnovabile, dopo 15 anni di attività o al più tardi entro il 2043. Il progetto beneficerà di una parziale esenzione dall’accesso di terzi e dalla regolamentazione tariffaria, già approvata dall’autorità di regolamentazione tedesca (Bundesnetzagentur) e ritenuta in linea con le regole del mercato interno dalla Commissione Europea.

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