Berlusconi, intervista al giudice Esposito, «assolto» Il Mattino. «Articolo e titolo sono veri»

Il caso risale all’estate del 2013. Qualche giorno dopo la sentenza della Suprema Corte che confermava la condanna di Silvio Berlusconi, ma prima che ne venissero depositate le motivazioni, il giudice Esposito concesse a Manzo un’intervista che scatenò una bufera politico mediatica e per la quale il magistrato finì sotto processo di fronte al Csm.

Nel dicembre 2014 il giudice venne assolto dall’accusa di violazione del dovere di riserbo, ma nel frattempo aveva già querelato il giornale e il giornalista responsabili, a suo dire, di aver manipolato e stravolto il suo pensiero.

Ora arriva la sentenza del Tribunale di Napoli che respinge la richiesta di condanna per diffamazione proposta dal Dott. Esposito e che stabilisce, tra l’altro, che “il fatto riportato nell’articolo era vero”.

Proprio in quanto riportato nell’articolo “era vero”, il giudice ha ritenuto che il giornalista abbia esercitato il diritto di cronaca, con conseguente esclusione del reato di diffamazione a mezzo stampa.

In particolare, Nelle trentasei pagine della sentenza, i giudici hanno analizzano l’intervista sottolineando che “L’operazione di cosiddetto editing effettuata nell’articolo può ritenersi sostanzialmente fedele al senso delle dichiarazioni del dottor Esposito che si appalesa dall’ascolto della registrazione”.

“Pertanto, anche l’inserimento della domanda (“Non è questo il motivo per cui si è giunta alla condanna? E qual è allora?”) trova una giustificazione sul piano dell’editing e della resa giornalistica dell’intervista, perché fornisce al lettore un riferimento ad una risposta che, pur in assenza di un’espressa domanda, il dottor Esposito aveva incautamente fornito al giornalista”.

“La forma espressiva utilizzata dal giornale – aggiunge la sentenza (pag 35) – può ritenersi ardita e spregiudicata, considerati anche i rapporti che vi erano tra il cronista e l’intervistato, ma è sostanzialmente corrispondente al contenuto dell’intervista come si apprezza dall’ascolto della registrazione”.

20 febbraio 2017