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Che cosa determina la priorità dei post su Facebook? Una nuova funzione permetterà di capirlo

Una nuova funzione di Facebook è pronta a essere rilasciata al pubblico. Per la prima volta gli utenti avranno modo di scoprire come e perché alcuni tipi di post presentano una certa priorità nelle singole timeline. Un aggiornamento che, secondo la compagnia – più volte sotto attacco per l’uso distorto che verrebbe fatto del social per quanto concerne la diffusione di fake news – offrirà agli utenti un controllo senza precedenti sui contenuti visualizzati all’interno della piattaforma.
L’azienda per anni aveva rifiutato di rispondere agli interrogativi che circondano i criteri di selezione dei feed degli utenti. Senza rivelare le funzioni degli algoritmi, sarà tuttavia possibile per gli utenti scegliere quali post rendere prioritari e quali nascondere. 

COME FUNZIONA L’AGGIORNAMENTO

Gli utenti, con un solo click, attraverso il menù a tendina che verrà inserito nell’angolo in alto a destra dei post, potrà dunque scoprire il motivo per cui gli articoli che si è ritrovato in homepage sono li, ed eventualmente selezionare i suoi preferiti. I dettagli di queste informazioni riguarderanno, ad esempio, la quantità di volte in cui l’utente ha interagito in precedenza con l’autore del post o i tipi di post visualizzati normalmente. Ovviamente ogni utilizzatore potrà cambiare l’ordine con il quale vede i post, i gruppi e le pagine da seguire per controllare al meglio i propri feed.

QUALI CAMBIAMENTI

Gli utenti per anni hanno sollevato interrogativi sulla modalità con cui Facebook prende decisioni riguardanti il proprio feed di notizie, sostenendo che l’azienda stesse promuovendo disinformazione e contenuti ideologicamente divisivi in quanto tale materiale riceverebbe un maggior numero di “like”. Già da diversi anni Facebook permette agli utenti di scoprire in che modo gli inserzionisti utilizzano le informazioni prelevate da Facebook per gli annunci pubblicitari. L’aumento del controllo dei feed in mano agli utenti, presente nella nuova funzione, potrebbe aprire le porte anche a un riscontro più approfondito da parte dei legislatori, in particolare per quanto riguarda le tematiche scottanti che hanno coinvolto il colosso social negli ultimi anni.

(Fonte Cyber Affairs)

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