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Commissione europea e “tax ruling”: analisi critica della corte sulla qualificazione di aiuti di stato

La Corte Europea ha emesso una sentenza rilevante riguardo alla decisione della Commissione europea sui “tax ruling” concessi al gruppo Engie dal Lussemburgo. La Corte ha osservato che la Commissione ha commesso errori nel definire il sistema di riferimento per valutare la selettività di queste misure fiscali, fondamentali per la qualificazione degli aiuti di Stato.

La Commissione, nell’accusare il Lussemburgo di aver fornito aiuti di Stato al gruppo Engie tramite “tax ruling”, non ha considerato correttamente il sistema fiscale “normale” del Lussemburgo come punto di partenza per valutare la selettività delle misure fiscali. La Corte ha evidenziato che la Commissione non ha considerato le disposizioni esistenti nel diritto nazionale che potrebbero specificare le modalità di attuazione dell’imposizione fiscale.

Nel tentativo di dimostrare l’esistenza di una deroga al quadro fiscale normale, la Commissione si è discostata dall’interpretazione fornita dal Lussemburgo senza sufficienti prove a sostegno delle proprie affermazioni. La Corte ha sottolineato che la Commissione deve accettare l’interpretazione fornita dallo Stato membro a meno che non sia in contrasto con il testo letterale delle disposizioni in questione.

La sentenza ha criticato il Tribunale per aver confermato le conclusioni della Commissione senza considerare adeguatamente l’interpretazione fornita dal Lussemburgo e per non aver esaminato la prassi amministrativa delle autorità tributarie lussemburghesi.

La Corte ha infine dichiarato che la decisione della Commissione è stata annullata a causa degli errori commessi nella valutazione della selettività delle misure fiscali e nell’analisi del sistema di riferimento per l’imposizione fiscale normale.

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