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Confermata dal TAR la multa a ViaGoGo per il secondary ticketing
Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) ha confermato la sanzione di 23,58 milioni di euro inflitta dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) a ViaGoGo per la pratica del secondary ticketing, vietata in Italia, che consiste nella rivendita a prezzi maggiorati dei biglietti per i concerti.
Il Commissario AGCOM, Massimiliano Capitanio, ha annunciato la decisione tramite i suoi account social ufficiali. Il TAR ha ratificato l’orientamento già espresso dal Consiglio di Stato lo scorso dicembre (sez. VI, sentenza n. 10510 del 5 dicembre 2023), secondo cui l’attività di ViaGoGo contrasta con il divieto di secondary ticketing previsto dalla legge del 2016, n. 232.
La normativa italiana vieta infatti la rivendita sul mercato secondario, a prezzi maggiorati, dei biglietti per spettacoli. Capitanio ha evidenziato che questa pratica impedisce annualmente a migliaia di utenti di partecipare agli eventi più attesi, a causa dei prezzi molto più alti rispetto a quelli di listino.
La sentenza ha ribadito che il divieto di secondary ticketing mira a contrastare l’elusione e l’evasione fiscale, nonché a garantire la tutela dei consumatori e l’ordine pubblico. Pertanto, indipendentemente dalle modalità e dal soggetto che pratica tale attività, essa è vietata e sanzionabile. Il commissario AGCOM ha sottolineato che anche l’importo della sanzione è stato ritenuto congruo dal TAR.
In passato, Ticketone aveva richiesto ad AGCOM di oscurare ViaGoGo e tutte le piattaforme di secondary ticketing.
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