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L’Europa vuole colmare il divario digitale con Usa e Cina

Divario Digitale Con Usa E Cina

Era atteso per il 19 febbraio il documento che la Commissione europea avrebbe dovuto presentare per comunicare i propri piani sul futuro di un’Europa sempre più digitale. Ma come spesso succede in questi casi, qualcuno l’ha fatto trapelare alla stampa prima del previsto.

Il documento, pubblicato da Euractiv e intitolato Europe fit for the digital age: Towards a truly European digital society, è un’anticipazione della strategia che la Commissione, nella persona della vicepresidente danese Margrethe Vestager, intende adottare nei prossimi cinque anni per far sì che il Vecchio Continente non resti dietro a Stati Uniti e Cina nella corsa tecnologica.

Secondo la Commissione, colmare quel divario stimato in 190 miliardi di euro porterebbe un aumento del prodotto interno lordo europeo dell’1,1% se fatto entro il 2025, e del 3,2% se anticipato al 2022. In una dozzina di pagine, il documento programmatico tocca diversi temi caldi come la privacy dei dati personali e il contestuale bisogno di condividere dati tra pubblico e privato per il benessere comune; il bisogno di nuove regole sulla competizione tech, la necessità di colmare il gap delle digital skills; così come la digital tax e l’impatto ambientale dell’uso di queste tecnologie.

Visto il consistente numero di cittadini che usano internet tutti i giorni per fare acquisti online (69% nel 2018) o per ascoltare musica, guardare video e leggere notizie (80%), quello che sembra necessario è che l’Europa torni in corsa il prima possibile per diventare fornitrice di tali contenuti e delle infrastrutture necessarie per la loro fruizione. Al momento infatti i nostri dati personali viaggiano sempre più fuori i confini dell’Ue e presto col 5G lo faranno anche quelli che collegheranno l’internet of things, le automobili e l’industria. È chiaro infatti che la mancanza di fornitori europei competitivi mette l’Europa al centro di una scacchiera dove la partita è però giocata da Usa e Cina. Il mercato del cloud è dominato da Stati Uniti con i servizi forniti da Google, Microsoft e Amazon, mentre il futuro del 5G è in mano alla cinese Huawei.

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