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Dopo l’intervento dell’Autorità, AGCM, la portabilità dei dati di Google diventa più agevole

Big Data

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha concluso l’istruttoria riguardante un presunto abuso di posizione dominante da parte di Google, accettando gli impegni proposti dal gruppo Alphabet/Google, che detiene una posizione dominante in diversi mercati e raccoglie grandi quantità di dati attraverso i suoi servizi.

Le condotte potenzialmente abusive da parte di Google consistevano in ostacoli all’interoperabilità nella condivisione dei dati con altre piattaforme, in particolare con l’app Weople, sviluppata da Hoda per offrire agli utenti modalità alternative di valorizzazione dei dati.

L’istituto della portabilità dei dati, disciplinato dall’articolo 20 del GDPR, facilita la circolazione dei dati e offre agli operatori alternativi la possibilità di esercitare pressioni concorrenziali su giganti come Google, che basano il loro modello di business sulla disponibilità di grandi quantità di dati. Inoltre, il diritto alla portabilità, se accompagnato da meccanismi di interoperabilità efficaci, può permettere agli utenti di ottenere il massimo potenziale economico dall’uso dei dati personali, anche attraverso modalità di sfruttamento alternative.

L’Autorità ha ritenuto che gli impegni presentati da Google siano idonei a rimuovere le preoccupazioni concorrenziali. Il gruppo ha proposto un pacchetto di tre impegni, che prevedono soluzioni integrative di Takeout per facilitare l’esportazione di dati verso operatori terzi e la possibilità di testare una nuova soluzione in fase di sviluppo che permetterà la portabilità diretta dei dati da servizio a servizio.

Gli impegni di Google garantiranno un’importante automatizzazione della procedura di esportazione dei dati e miglioreranno il meccanismo di interoperabilità, rendendo i dati disponibili nell’ecosistema Google accessibili alle piattaforme terze. Utenti e operatori terzi potranno avvalersi di questo meccanismo fino al rilascio di una soluzione di portabilità diretta da servizio a servizio, prevista per il primo trimestre del 2024. Gli operatori terzi interessati ai dati di Google potranno inoltre testare questa soluzione con almeno sei mesi di anticipo rispetto al rilascio effettivo, riguardo ai servizi Google Search e YouTube.

 

 

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