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Fine vita tra diritto ed etica. Il convegno alla Sala Zuccari del Senato

“Dietro il tema della libertà di scegliere come morire si annida un macigno: la morte della cura e della solidarietà umana”, commenta Alberto Gambino, prorettore dell’Università Europea di Roma e direttore scientifico di Diritto Mercato Tecnologia, che ieri pomeriggio è intervenuto in Senato durante il convegno Fine vita tra diritto ed etica.

“In quelle legislazioni come l’Olanda, in cui si era partiti dall’assioma che davanti a patologie insopportabili una strada appropriata fosse la pratica dell’eutanasia, oggi ci ritroviamo davanti a migliaia di casi. Nel caso della minorenne olandese Noa Pothoven, in grave stato depressivo, non si è trattato però di eutanasia, ma di interruzione di alimentazione e idratazione”, spiega Gambino.

“Nei Paesi dove non è legalizzata l’eutanasia, come oggi l’Italia, le richieste di morire sono un numero piuttosto esiguo e questo significa che una legge pensata per pochi casi estremi finisce sempre inesorabilmente per tracciare un orizzonte culturale nel quale si offre proprio alle persone più fragili una via d’uscita estrema, che però annienta le possibilità di cura del sistema sanitario e di solidarietà che naturalmente ciascuno è portato ad offrire a chi sta male. Confido allora che la saggezza del legislatore italiano, che ha da poco raggiunto una mediazione con la legge del 2017 – conclude Gambino – consenta di mantenere inalterato il delicato rapporto tra libertà del paziente e spirito di solidarietà che da sempre accompagna le società che non cadono nella trappola dell’individualismo esasperato che quasi sempre è sinonimo di solitudine”.

Il convegno Fine vita tra diritto ed etica è stato introdotto da Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte costituzionale, e coordinato da Mario Cicala, direttore della rivista Il diritto vivente.

Hanno partecipato, come relatori, Lorenzo d’Avack, presidente del Comitato nazionale di bioetica; Cataldo Zuccaro, professore ordinario di Teologia presso la Pontificia Università Urbaniana; Francesco Busnelli, professore emerito alla Scuola Superiore Sant’Anna; e Luisa de Renzis, componente dela Scuola superiore della magistratura.

Sono intervenuti successivamente Alberto Gambino; Maria Grazia Cabitza, presidente di sezione del Tribunale di Cagliari; ed Elisabetta de Septis, docente di Biodiritto presso la Facoltà di diritto canonico San Pio X di Venezia.

Di seguito, alcuni video del convegno.

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