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La Commissione europea accoglie favorevolmente l’accordo politico sull’European Media Freedom Act

La Commissione Europea ha espresso soddisfazione per l’accordo politico raggiunto oggi tra il Parlamento Europeo e il Consiglio sull’European Media Freedom Act, proposto dalla Commissione nel settembre 2022.

Queste nuove regole mirano a proteggere in modo più efficace l’indipendenza editoriale, il pluralismo dei media, garantire trasparenza ed equità e migliorare la cooperazione delle autorità dei media attraverso un nuovo Consiglio europeo per i media. Le disposizioni includono garanzie senza precedenti per consentire ai giornalisti di svolgere il loro lavoro liberamente e in sicurezza. Questo nuovo insieme di regole garantirà anche che i media, sia pubblici che privati, possano operare più facilmente attraverso i confini nel mercato interno dell’UE, senza subire pressioni indebite e tenendo conto della trasformazione digitale dello spazio mediatico.

L’European Media Freedom Act, concretamente, avrà le seguenti caratteristiche:

  1. Protezione dell’indipendenza editoriale: I Paesi Membri saranno tenuti a rispettare l’effettiva libertà editoriale dei fornitori di servizi mediatici, migliorando nel contempo la protezione delle fonti giornalistiche, inclusa la protezione contro l’uso di software spia.
  2. Garanzia del funzionamento indipendente dei media pubblici: Ciò avverrà garantendo risorse finanziarie adeguate, sostenibili e prevedibili e promuovendo la trasparenza nella nomina del Direttore o dei membri dei consigli di amministrazione dei media pubblici.
  3. Trasparenza della proprietà dei media: Attraverso requisiti di divulgazione di informazioni mirate quali nomi legali, dettagli di contatto e proprietà.
  4. Protezione contro la rimozione ingiustificata da parte di Piattaforme Online di Grande Dimensione: Queste piattaforme, designate in base al Digital Services Act, non potranno rimuovere contenuti mediatici prodotti secondo standard professionali ma ritenuti incompatibili con i termini e le condizioni.
  5. Diritto di personalizzazione dell’offerta mediatica su dispositivi e interfacce: Gli utenti potranno modificare le impostazioni predefinite per rispecchiare le proprie preferenze.
  6. Valutazione degli impatti delle concentrazioni di mercato: I Paesi Membri dovranno valutare l’impatto delle principali concentrazioni di mercato dei media sul pluralismo e sull’indipendenza editoriale tramite test di pluralismo mediatico.
  7. Metodologia di misurazione dell’audience più trasparente: Per i fornitori di servizi mediatici e gli inserzionisti, al fine di limitare il rischio di dati di audience gonfiati o distorti.
  8. Requisiti per l’assegnazione della pubblicità statale: Per garantire trasparenza e non discriminazione nei confronti dei fornitori di servizi mediatici e delle piattaforme online.

Il nuovo Consiglio europeo indipendente per i servizi mediatici sarà istituito nell’ambito dell’European Media Freedom Act. Composto dalle autorità o dagli enti nazionali dei media, sarà assistito da un segretariato della Commissione. Avrà il compito di promuovere l’applicazione efficace e coerente del quadro normativo dei media dell’UE, emettendo, tra le altre cose, pareri sull’impatto delle concentrazioni di mercato dei media, sostenendo la Commissione nella preparazione di linee guida sulle questioni regolamentari dei media e coordinando misure relative ai media non appartenenti all’UE che rappresentino un rischio per la sicurezza pubblica.

Prossimi Passi

L’accordo politico raggiunto sarà sottoposto all’approvazione formale del Parlamento Europeo e del Consiglio. Una volta adottato ufficialmente e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, il Regolamento sarà vincolante nella sua interezza e direttamente applicabile in tutti gli Stati Membri dopo 15 mesi.

Contesto

La Commissione ha proposto l’European Media Freedom Act nel settembre 2022, come parte del pacchetto State of the Union, dopo essere stata annunciata un anno prima dal Presidente von der Leyen nel suo discorso sullo SOTEU del 2021. Si basa sui rapporti della Commissione sullo Stato di diritto e sulla direttiva rivista sui servizi dei media audiovisivi, che prevede una coordinazione su scala europea della legislazione nazionale per i media audiovisivi.

La proposta è stata pubblicata insieme a una Raccomandazione sulle garanzie interne per l’indipendenza editoriale e la trasparenza della proprietà nel settore dei media, che consente di tenere conto delle specificità della regolamentazione e dell’autoregolamentazione dei media a livello europeo e negli Stati Membri.

L’Atto si basa anche sul Regolamento delle Piattaforme Commerciali, sul Digital Services Act (DSA) e sul Digital Markets Act (DMA), così come sul nuovo Codice di Condotta sulla Disinformazione. Fa parte degli sforzi dell’UE per promuovere la partecipazione democratica, affrontare la disinformazione e sostenere la libertà e il pluralismo dei media, come stabilito nel Piano d’Azione per la Democrazia Europea.

Questa proposta integra la Raccomandazione della Commissione sulla protezione, sicurezza e valorizzazione dei giornalisti e la Direttiva per proteggere giornalisti e difensori dei diritti da azioni legali abusive (pacchetto anti-SLAPP). L’European Media Freedom Act funziona anche di pari passo con le iniziative relative alla sostenibilità, resilienza e trasformazione digitale del settore dei media adottate nell’ambito del Piano d’Azione per i Media e l’Audiovisivo e delle norme sul diritto d’autore riviste. La proposta si basa su una vasta consultazione con gli stakeholder, incluso un sondaggio pubblico.

 

 

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