skip to Main Content

La consultazione pubblica avviata da Garante privacy e ABI sulla figura del Responsabile della Protezione dei Dati Personali nel settore bancario

Il Garante Privacy e l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) hanno avviato una consultazione pubblica per esaminare il ruolo del Responsabile della Protezione dei Dati Personali (RPD) nel settore bancario. Questo sondaggio offre una prima panoramica sul lavoro svolto da questa figura introdotta in Italia dal Regolamento (UE) 2016/679.

La ricerca, coordinata dall’ABI, si propone di analizzare la collocazione del RPD rispetto ai vertici aziendali, la sua indipendenza nell’eseguire i compiti, l’autonomia e l’attribuzione di adeguate risorse umane e finanziarie. Si tratta di alcuni dei temi affrontati nell’indagine.

Il progetto di costituzione di una “Rete dei Responsabili della protezione dati nel settore bancario” è il primo risultato di questa attività congiunta tra Garante e ABI. Tale rete, composta da RPD coinvolti nella gestione di trattamenti complessi, mira a facilitare il confronto e lo scambio informativo tra l’Autorità e i professionisti del settore.

Il Presidente dell’ABI, Antonio Patuelli, sottolinea l’importanza di principi etici, trasparenza e responsabilità sociale nel contesto dell’intelligenza artificiale, sottolineando l’impegno delle banche italiane nella protezione dei dati. Patuelli vede il progetto come un segnale di riconoscimento dell’impegno delle banche e come un’opportunità di affrontare tematiche cruciali per la conformità alle norme.

Anche il Presidente del Garante Privacy, Pasquale Stanzione, ritiene che iniziative come questa siano fondamentali per promuovere una tutela efficace dei dati personali e comprendere l’importanza della protezione dei dati per lo sviluppo della società. Stanzione sottolinea l’importanza del GDPR nel bilanciare sviluppo economico, innovazione e dignità umana.

Il Garante ha proposto di valutare lo stato di radicamento della funzione di RPD all’interno delle banche, cinque anni dopo la sua istituzione. Dai risultati del questionario, emerge che i RPD sono nominati con un atto formale e hanno esperienze principalmente giuridiche, economiche e tecniche.

Particolarmente interessanti sono le osservazioni e i suggerimenti emersi dal questionario, che evidenziano l’attenzione per i rischi legati all’intelligenza artificiale e l’esigenza di un costante coordinamento tra le Autorità e le normative nazionali ed europee del settore finanziario.

Il Garante ha sempre sottolineato l’importanza strategica del RPD nel garantire il rispetto delle norme sulla privacy all’interno delle organizzazioni. Numerose iniziative informative sono state dedicate ai RPD, incluso il progetto T4Data, con l’obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza e cooperazione nel settore.

Back To Top