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Online il resoconto del convegno “Come restare umani: Intelligenza artificiale, etica e sfide educative per un futuro sostenibile”

Si è svolto il 25 ottobre dalle ore 10 alle ore 12:30 il convegno “Come restare umani: Intelligenza artificiale, etica e sfide educative per un futuro sostenibile” presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, organizzato dall’Istituto di Studi Superiori sulla Donna (APRA) e dalla Fondazione Prioritalia in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2022 promosso dall’ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.

Riportiamo di seguito le riflessioni e spunti emersi durante il Convegno dell’Istituto di Studi Superiori sulla Donna “IA, etica e sfide educative per un futuro sostenibile” pubblicate sul sito dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum:

Nella sua introduzione ai lavori, Anita Cadavid, direttrice dell’Istituto di Studi Superiori sulla Donna ha fatto presente quanto sia importante una riflessione a partire dalle domande di senso quando si affronta il tema del progresso tecnologico. Qual è il contributo specifico delle donne e degli uomini in questo periodo di trasformazione complesso? Qual è il significato del progresso? Qual è il senso di progresso che vogliamo applicare a questa trasformazione? L’innovazione cosa ci migliora in termini di crescita umana?  “L’incontro vuole essere una opportunità per riflettere su queste questioni. Un sì al progresso e alla tecnologia, è un sì al nostro tempo, per saper cogliere ed affrontare in modo più consapevole, più maturo, più critico le sfide che ci attendono” ha dichiarato a conclusione del suo intervento.

La prima sessione tematica del convegno è stata dedicata al tema “La centralità umana e le sfide dell’intelligenza artificiale” moderata da Filippo Salone, responsabile relazioni esterne della Fondazione Prioritalia. Ad inaugurare il panel l’introduzione di Marcella Mallen, Presidente della Fondazione Prioritalia e di ASviS, che ha ricordato come il percorso intrapreso nel 2019 con la Summer School “La sfida umana nell’epoca della trasformazione digitale” sia nato dall’esigenza di approfondire i temi dell’alleanza tra etica ed innovazione, per comprendere il rapporto tra progresso tecnologico, sostenibilità, centralità e dignità della persona.  Oggi per poter attuare molte delle sfide poste dall’IA, si rende sempre più indispensabile saper cogliere la grande sfida culturale che è la vera chiave del cambiamento.

Il Prof. Alberto Carrara L.C, docente di Antropologia filosofica e Neuroetica presso la Facoltà di Filosofia dell’APRA ha illustrato come la sfida che l’intelligenza artificiale pone non sia solo di carattere gestionale, ma interpella l’autocomprensione di noi stessi come esseri umani. Alessandro Fusacchia, esperto di innovazione digitale e fondatore Intergruppo parlamentare IA, ha sottolineato la necessità dell’acquisizione di nuove competenze sempre più interdisciplinari e di come la tecnologia debba essere al servizio dell’umanità.

A chiudere il panel è stata Stefania Celsi, business advisor di strategie aziendali e sviluppo leadership, che ha presentato alcune tra le professionalità innovative più richieste nel futuro, ribadendo come la formazione delle competenze sarà un tema sempre più centrale nei prossimi decenni.

La seconda parte della mattinata ha avuto come focus il tema “Transizione digitale e sfide educative” moderato da Adele Ercolano, coordinatrice dell’Area Culturale ISSD. Si è partiti con l’introduzione di Elisabetta Cammarota, responsabile Progetti di partnership e accompagnamento ASviS, che ha presentato una analisi delle opportunità e delle sfide della transizione digitale per il raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda ONU 2030, le raccomandazioni e i contributi dell’ASviS anche in riferimento al quadro strategico europeo. La prof.ssa Licia Cianfriglia, dirigente scolastico e Responsabile partnership e relazioni istituzionali ANP – Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della Scuola, ha invece offerto una panoramica su come la Scuola sta affrontando la transizione, con particolare attenzione alla formazione dei docenti per rispondere alle sfide educative odierne. La Prof.ssa Avv. Lucia Valente, docente ordinario di Diritto del lavoro all’Università La Sapienza di Roma invece ha espresso l’importanza di mettere le persone in grado di competere nel mercato del lavoro e di come per raggiungere un cambiamento epocale si dovrà partire dal cogliere e saper rispondere al tipo di formazione per favorire la transizione occupazionale.

Infine il Prof. Alberto Gambino, Prorettore Vicario dell’Università Europea di Roma, nel suo intervento ha ricordato l’importanza di instillare nei giovani lo spirito critico e di come il corpo docente debba formarsi per approcciarsi in modo innovativo con gli studenti.

 

 

 

 

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