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Pisa Internet Festival 2018. La Prof.ssa Dianora Poletti: “La parola chiave sarà intelligenza”

Tra pochi giorni  partirà la nuova edizione del Pisa Internet Festival che ogni anno fa il punto sulla Rete. Quali le peculiarità di quest’anno e quale lo scenario dal quale si parte?

Dall’11 al 14 ottobre 2018 Pisa, riconosciuta capitale dell’innovazione, ospiterà l’ottava edizione dell’Internet Festival, evento diffuso in tanti luoghi della città, aperto alla cittadinanza, significativo momento di confronto e di discussione che vede la presenza di un numero elevato di studiosi, esperti di diverse discipline, operatori.

Quest’anno la parola chiave del Festival è  #intelligenza. Questo termine, con le sue declinazioni, attraverserà le numerose iniziative del Festival, inteso quale chiave di accesso da cui guardare gli scenari attuali ma anche quale chiave di volta per disegnare le possibili “forme di futuro”.

Il momento attuale è caratterizzato, se possibile ancora più del recente passato, dall’affanno di comprendere la grande trasformazione in atto, nella quale la crescente pervasività delle tecnologie digitali insieme con la crescita esponenziale della velocità di calcolo che elabora dati e informazioni, ha mostrato la sua capacità non solo di rilevare il presente, ma anche di predire e persino di condizionare il futuro.

L’intelligenza umana è alle prese con la difficoltà di governare questo mutamento.

Un focus, di taglio giuridico,  verrà riservato alla robotica e all’intelligenza artificiale.

La parola intelligenza è ormai abbinata all’aggettivo “artificiale”: i processi di apprendimento e di automazione consentono sempre di più agli algoritmi di elaborare analisi e proporre in ogni contesto soluzioni per risolvere problemi complessi.

L’evoluzione tecnologica e la robotica producono effetti che impattano pervasivamente sulla società, ponendo quesiti inediti che necessitano di profonde riflessioni, al fine di tutelare la persona e di garantire la civile convivenza.

Regolamentazione sovranazionale e nazionale, riconoscimento della soggettività ai robot, responsabilità civile (anche oggettiva o assoluta), riflessi dell’uso di autovetture a guida autonoma e connessi profili assicurativi sono solo alcune delle problematiche nelle quali l’irruzione dell’IA e dell’automazione hanno generato dibattiti di ampia portata.

La consapevolezza che i dati hanno assunto un ruolo centrale e strategico, ampliando le possibilità di conoscenza, divenendo possibile merce di scambio e rendendo difficile la tutela della proprietà intellettuale costituisce un ulteriore momento di riflessione.

L’attenzione si soffermerà infine sul futuro delle professioni legali, alle prese con lo sviluppo tecnologico e l’uso di piattaforme di consulenza, precrime e giustizia predittiva.

Come sarà articolato in dettaglio il workshop?

La sessione “Intelligenza artificiale e nuovi diritti”, che abbiamo curato a livello scientifico con Fernanda Faini e Mario Bonafè,  sarà dedicata proprio agli aspetti giuridici dell’intelligenza artificiale e si svolgerà venerdì 12 pomeriggio e sabato 13 ottobre presso la Scuola Superiore Sant’Anna.

La scelta che abbiamo compiuto, in stretta sinergia con Adriana de Cesare, project leader del Festival, è stata di dividere la sessione in tre panel, a loro volta scanditi da keynote speech, tavole rotonde e interviste, dedicati rispettivamente a “Macchine intelligenti e automazione responsabile”, “Big data e intelligenza artificiale: la sfida del futuro tra libertà e diritti” e “Le attività legali tra rivoluzione tecnologica, IA e robot”.

La sessione è animata dalla presenza di protagonisti di indiscussa autorevolezza provenienti dalle istituzioni, dal mondo accademico, dalle imprese e dalla società civile. La partecipazione alla sessione prevede, peraltro, il riconoscimento dei crediti per l’aggiornamento professionale di avvocati, giornalisti ed altre categorie.

L’intenzione è quella di approfondire queste tematiche, ma altresì delineare possibili soluzioni per il futuro.

Cercheremo di farlo, nel panel da me moderato, con un keynote speech “Intelligenza artificiale tra opportunità e rischi” tenuto in apertura da Francesco Pizzetti e poi con una tavola rotonda “Automazione, robotica e tutela della persona”, che vedrà la autorevole presenza di Alberto Maria Gambino, Maria Chiara Carrozza, Giovanni Comandé, Giangiacomo Olivi, Francesco Pizzetti, Amedeo Santosuosso, Andrea Stazi. Numerosi e prestigiosi anche i relatori degli altri panel, tra i quali Marco Bellezza, Stefano Quintarelli, Guido Scorza, Giuseppe Vaciago, Ugo Bechini.

Quale il messaggio che sul tema dell’intelligenza artificiale può provenire dall’Internet Festival di Pisa, sede di università e centri di ricerca d’eccellenza?

Proprio la città dove nel 1961 è stato creato il primo calcolatore elettronico italiano, che è sede di tre università e di altri importanti centri di ricerca, per primo l’Istituto di Informatica e Telematica, e dove è nato il primo corso di laurea in informatica, può dare forza a un messaggio decisivo per il nostro immediato futuro: l’intelligenza artificiale è al servizio dell’uomo ma è alimentata dall’uomo, attraverso i suoi comportamenti e le sue informazioni, perché si nutre di dati personali.

I rilevanti benefici che l’automazione produce non devono trascurare i rischi parimenti elevati, che si appuntano soprattutto sulla profilazione delle condotte e sulla discriminazione della persona.

Come indica lo stesso titolo dell’intero panel, alla dittatura dell’algoritmo non può che contrapporsi l’argine dei diritti e della tutela della persona. Questo messaggio non è e non deve essere proprio solo della regolazione giuridica, ma anche di tutte le altre scienze e competenze – informatiche, tecnologiche, ingegneristiche ed anche umanistiche – che si stanno impegnando nell’opera di indirizzo degli sviluppo etici della robotica e dell’automazione. 

Il modo di affrontare la tematica deve essere necessariamente un approccio multistakeholder, che riguarda trasversalmente diversi comparti (accademico, imprenditoriale, istituzionale, società civile).

La presenza contestuale di mondo accademico, esperti del settore e imprese ci permetterà di affrontare l’argomento sotto i diversi profili e di cercare di arrivare a definire il ruolo del diritto e la direzione etico-giuridica da intraprendere nell’affrontare questioni che hanno la forza di cambiare il nostro presente e il nostro domani.

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