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Protezione dei dati personali: la sentenza della Corte Suprema del Regno Unito viola il diritto dell’Unione

La Corte suprema del Regno Unito è stata oggetto di critiche per una recente sentenza che ha sollevato questioni riguardanti il rispetto del diritto dell’Unione europea.

La sentenza Micula v Romania, emessa il 19 febbraio 2020 prima della fine del periodo di transizione post-Brexit, ha autorizzato l’esecuzione di un lodo arbitrale nel caso del Centro internazionale per il regolamento delle controversie relative agli investimenti (ICSID) Ioan Micula, Viorel Micula e altri contro la Romania. Questo lodo ha condannato la Romania al pagamento di un’indennità di circa 178 milioni di euro a investitori svedesi a causa della revoca prematura di un regime di aiuti all’investimento.

La Commissione europea aveva vietato alla Romania di effettuare tale pagamento, ritenendo che costituisse un aiuto di Stato incompatibile con il diritto dell’Unione. Tuttavia, la Corte suprema del Regno Unito ha emesso la sua sentenza nonostante la controversia pendente davanti alla Corte di giustizia dell’Unione europea.

In risposta a questa sentenza, la Commissione ha avviato un procedimento di inadempimento contro il Regno Unito. Con la sentenza odierna, la Corte ha dichiarato che il Regno Unito ha violato gli obblighi derivanti dal diritto dell’Unione.

La Corte ha sottolineato che il Regno Unito è tenuto a rispettare il diritto dell’Unione anche durante il periodo di transizione post-Brexit. Inoltre, ha rilevato che la Corte suprema del Regno Unito ha interpretato erroneamente il diritto dell’Unione, compromettendo il principio del primato del diritto dell’Unione.

La sentenza solleva anche preoccupazioni riguardo alla leale cooperazione tra gli Stati membri e le istituzioni dell’Unione. La Corte suprema del Regno Unito avrebbe dovuto sospendere il procedimento in attesa della decisione della Corte di giustizia dell’Unione europea e avrebbe dovuto consultare la Corte prima di prendere una decisione su questioni relative al diritto dell’Unione.

In conclusione, la sentenza della Corte suprema del Regno Unito ha sollevato gravi preoccupazioni sul rispetto del diritto dell’Unione e della cooperazione tra gli Stati membri e le istituzioni dell’Unione.

 

 

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