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Pubblicità digitale, l’antitrust britannico indaga su Google e Facebook

(Via CorCom)

La Gran Bretagna ha aperto un’indagine su Facebook e Google per capire se la loro posizione dominante nella pubblicità digitale sta avendo un impatto sulle dinamiche di mercato.

L’Autorità per la concorrenza e i mercati (Cma) ha dichiarato mercoledì che sta valutando se le piattaforme online stiano danneggiando i consumatori e la concorrenza nel mercato pubblicitario digitale del Regno Unito. Ha individuato Google e Facebook, che insieme hanno una quota stimata del 61% degli introiti pubblicitari digitali nel Paese.

L’inchiesta segna un altro passo verso una più rigorosa supervisione delle grandi aziende tecnologiche che devono essere controllate dalle autorità di regolamentazione di tutto il mondo per le loro dimensioni e la loro influenza sui consumatori e sui loro dati online.

La Cma ha spiegato che sta esaminando in modo specifico i timori che i consumatori non abbiano abbastanza controllo sui loro dati e su come questi vengono monetizzati sulle piattaforme online. Il regolatore ha detto che sta anche valutando se la posizione dominante di Google e Facebook nella pubblicità digitale stia limitando l’ingresso e la concorrenza di altri fornitori.

Con una dichiarazione la Cma ha detto: “Sebbene le piattaforme forniscano spesso servizi gratuiti per gli utenti, un mercato più competitivo potrebbe avere come conseguenza che i consumatori siano pagati per i loro dati, o fornire ai consumatori un maggiore controllo sul modo in cui vengono utilizzati i loro dati”.

L’inchiesta si basa su una analisi fatta dal Governo del Regno Unito pubblicata lo scorso marzo che raccomandava ad aziende come Google, Facebook, Amazon, Apple e Microsoft di seguire le nuove regole antitrust. Il ministro delle finanze britannico Philip Hammond ha invitato la Cma a indagare sul mercato della pubblicità digitale dopo la pubblicazione dell’analisi. La Cma ha annunciato che pubblicherà i risultati della sua indagine entro il 2 luglio 2020.

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