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Servono nuove regole per preservare l’Internet libero, dice Facebook

Da una parte gli Usa e l’Occidente in genere. Dall’altra la Cina e alcuni Paesi che la imitano. In ballo, ci sarebbe l’anima di internet. A delineare fronti e bottini è Nick Clegg, responsabile della comunicazione di Facebook, nel corso di un intervento alla Luiss di Roma. Per Clegg servono nuove regole che possano “preservare l’Internet aperto, globale e accessibile”.

“Mentre parliamo è in corso una lotta per l”anima’ di Internet”, ha tuonato Clegg – già vice primo ministro con Tony Blair – dal palco della Luiss. “Esiste già un’altra Internet ed è quella cinese, basata su valori molto diversi come il controllo stradale, la censura, la sorveglianza, la separazione dei suoi utenti dall’Internet globale”, ha sostenuto il responsabile della comunicazione di Facebook, aggiungendo che “alcuni paesi, in misura maggiore o minore, stanno iniziando a seguire l’esempio della Cina”.

Per preservare internet così come oggi lo conosciamo (e ne usufruiamo), servirebbero nuove regole, che dovrebbero essere dettate da Usa ed Europa. “Ora è più importante che mai – sostiene Clegg – che i legislatori europei e statunitensi capiscano che è tempo di venire allo scoperto per preservare l’Internet aperto, globale e accessibile come tutti lo conosciamo, costruito su tutti i valori che condividiamo. E’ tempo per creare le nuove regole di Internet e l’Europa ha dimostrato di essere pioniera in questo con il Gdpr”.

Ed è proprio l’Europa il punto di partenza e il modello da imitare, per Clegg. “Penso che la regolamentazione che nasca nel Vecchio Continente e basata su valori europei può essere un piano per un Internet futuro che minimizza i mali di Internet mentre protegge il meglio dell’Internet globale e accessibile in cui crediamo”.

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