skip to Main Content

Studio McAfee-Csis: cyber crime costa 600 miliardi dollari l’anno

La criminalità informatica costa 600 miliardi di dollari all’anno in tutto il mondo, una cifra che sta aumentando a causa della crescente competenza degli hacker e dell’aumento delle criptovalute: è quanto emerge da uno studio pubblicato oggi. “Il digitale ha trasformato quasi ogni aspetto della nostra vita, inclusi il rischio e il crimine, quindi l’attività criminale è più efficiente, meno rischiosa, più redditizia e più facile che mai”, scrive Steve Grobman, esperto di McAfee, specializzato nella protezione contro gli attacchi informatici.

Lo studio, condotto da McAfee e dal think tank Center for Strategic and International Studies (Csis), che ha stimato questo costo in 445 miliardi nel 2014, mostra anche l’importanza della geopolitica. “La Russia è leader nel crimine informatico, grazie al livello dei suoi hacker e al suo disprezzo per le leggi occidentali”, ha affermato il vicepresidente del Csis, James Lewis. “La Corea del Nord è al secondo posto, usando la criptovaluta per finanziare il suo regime, ma oggi vediamo un numero crescente di altri centri di cyber crimine (…) come Brasile, India e Vietnam”, ha precisato Lewis.

Il furto di proprietà intellettuale ha rappresentato circa un quarto del costo totale della criminalità informatica nel 2017, osserva il rapporto, che elenca anche le specialità dei Paesi più attivi negli attacchi informatici. Così, Russia, Corea del Nord e Iran sono i maggiori fornitori di attacchi alle istituzioni finanziarie, mentre la Cina è la più attiva in termini di cyber-spionaggio, secondo lo studio.

Il ‘ramsomware’, che ad esempio blocca i computer e chiede denaro per sbloccarli, è la modalità di attacco in più rapida crescita, soprattutto a causa della proliferazione di negozi online che offrono servizi di pirateria. I criminali informatici di tutto il mondo usano poi gli stessi strumenti, sia per rubare dati, che per rubare identità, hackerare banche o commettere altri crimini, mentre usano bitcoin o altre criptovalute per rimanere anonimi, conferma lo studio.

La scorsa settimana, la Casa Bianca ha dichiarato che il crimine informatico è costato tra 57 e 109 miliardi di dollari nel 2016 negli Stati Uniti e ha messo in guardia contro gli effetti di un contagio sull’economia nel suo complesso.

(fonte Cyber Affairs)

Back To Top