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Ue, sanzioni per difendere le elezioni dai cyber attacchi?

L’Unione Europea è alla ricerca di una procedura che le consentirà di sanzionare gli autori di cyber attacchi qualora alcuni di questi prendessero di mira le prossime elezioni europee.

L’INIZIATIVA

L’iniziativa – scrive Politico – è stata elaborata dal servizio diplomatico dell’Unione, è stata presentata agli esperti informatici nazionali e sarà trasmessa ai singoli Stati membri durante il prossimo mese.

MODALITÀ E TARGET

Una volta operative, le misure dell’Unione colpiranno direttamente gli hacker coinvolti o gli Stati a capo delle operazioni con divieti commerciali e/o multe e restrizioni finanziarie. Ciò consentirà al Vecchio continente di utilizzare una delle armi di deterrenza più efficace, quella economica, per arginare le crescente minacce informatiche. I diplomatici devono tuttavia ancora affrontare due questioni chiave: quanto dovrà essere grave un attacco per meritare una risposta sanzionatoria, e come attribuirlo in modo certo.

LA “RED LINE”

Nel primo caso, i Paesi dell’Unione facenti parte anche della Nato, hanno già concordato che gli attacchi informatici possono – in alcuni casi – essere considerati al pari di un atto di guerra. Quello che però vorrebbe fare l’Unione Europea è trovare una risposta non bellica, in quanto gli attacchi costituiscono una seria minaccia per l’economia e la democraticità degli Stati membri anche quando non sono propriamente distruttivi. Il secondo punto rimarca il problema dell’attribuzione, in quanto molti Paesi non hanno la capacità tecnica di identificare i gruppi di hacker state-sponsored. A tal proposito, si prevede che i i legislatori dell’Unione renderanno possibili le sanzioni solo nel caso in cui un Paese fornisca prove inoppugnabili circa la provenienza dell’attacco.

(Fonte Cyber Affairs)

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