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Verso un nuovo codice delle comunicazioni elettroniche. Il ruolo di Agcom”. I video del convegno alla Federico II di Napoli

L’avvento delle tecnologie digitali pone giuristi ed esperti del settore delle comunicazioni dinanzi a sfide sempre più complesse. Per prepararsi compiutamente a questi cambiamenti, l’Unione europea intende rendere maggiormente aderenti al nuovo contesto tecnologico il quadro normativo, reso ormai inattuale dinanzi alle continue trasformazioni.

L’ultima revisione nell’ambito delle comunicazioni elettroniche risale a ben dieci anni fa, ma, dal 2009 a oggi, il settore si è evoluto in misura significativa, spostandosi verso una sempre più accentuata convergenza tra telecomunicazioni, media e tecnologie dell’informazione che inevitabilmente incide su ritmi e modalità di funzionamento della vita e dell’organizzazione sociale.

Un processo evolutivo che, fondato sulla crescente richiesta di connettività, ha messo in concorrenza operatori di mercato tradizionali con i quei fornitori di servizi che offrono un’ampia gamma di applicazioni e servizi, inclusi servizi di comunicazione su Internet. 

Se, da un lato, la connettività diventa materia prima di cui si servono le moderne economie digitali, dall’altro, essa assume anche una funzione “sociale” per la coesione territoriale, attenuando, altresì, quella frammentazione che ostacola il raggiungimento di un mercato unico. 

Tenuto conto proprio della rinnovata centralità del settore delle comunicazioni elettroniche, si è svolto all’Università degli Studi di Napoli Federico II, il convegno “Verso un nuovo codice delle comunicazioni elettroniche. Il ruolo di Agcom”, nel qualè è stato presentato il volume “Il codice delle comunicazioni elettroniche, commentato e annotato” (Piacenza 2018), curato dall’’Avvocato di Stato, Prof. Paolo del Vecchio, e dal Presidente, Consigliere di Stato, Prof. Claudio Contessa.

Nel corso del convegno, il Commissario Agcom Antonio Martusciello ha sottolineato come: “Nel confronto tra l’attuale e il nuovo Codice europeo, appena pubblicato, viene anzitutto confermata la bontà della scelta operata dal legislatore italiano, nel lontano 2003, di adottare una disciplina unitaria in grado di seguire l’evoluzione di settori estremamente dinamici”.

Secondo Martusciello, “appaiono ragionevoli e adeguate le misure che il nuovo Codice introduce nell’ottica di rimuovere le barriere al completamento del mercato unico delle comunicazioni elettroniche e creare un contesto favorevole allo sviluppo di infrastrutture e servizi digitali: promozione del coinvestimento nelle nuove reti ad altissima velocità ed estensione della regolazione simmetrica dell’accesso, in specifiche situazioni”.

A parere del Commissario, però, “sussistono maggior perplessità sulla capacità della riforma di cogliere appieno l’opportunità di adeguare la disciplina regolamentare alle evoluzioni del mercato e garantire finalmente un’equa competizione tra soggetti tradizionali e OTT nei mercati convergenti della società digitale”.

 

Il Commissario Agcom Prof. Antonio Nicita che ha tracciato i temi emersi nel convegno ha auspicato “Un’unica authority di regolazione per il digitale che nasca dalla fusione paritetica di Agcom e del Garante per la privacy e che permetta di esercitare un maggior potere ‘contrattuale’ e di moral suasion nei confronti delle piattaforme globali”.

 “Fatta eccezione per l’intervento antitrust che ha una sua specificità ed autonomia”, continua Nicita, “man mano che il dato diventa il ‘prodotto’ al centro dei modelli di business della comunicazione digitale, il campo regolatorio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e quello del Garante per la protezione dei dati personali appaiono sempre più sovrapponibili.” “La regolazione privata esiste già ed è il dominio degli algoritmi”, spiega il Commissario.

Il tema, aggiunge, è quello di comprendere “se sia necessaria una nuova regolazione pubblica e indipendente, ancorata al benessere sociale, volta a prevenire posizioni dominanti durature, a garantire forme di pluralismo nel web, a restituire la piena proprietà del dato agli utenti, anche facendone emergere il valore nella transazione economica relativa”.

I video del convegno: 

Introduzione e Moderazione Prof. Roberto Mastroianni

Saluti

Prof. Sandro Staiano

Prof. Gaetano Manfredi 

Prof. Angelo Marcello Cardani (Presidente Agcom)

Introduzione 

Antonio Martusciello – Commissario Agcom 

Relazioni: 

Prof. Fabio Cintioli

Prof. Filippo Donati

Prof. Alberto Gambino

Prof.ssa Anna Papa

Prof. Ferdinando Pinto 

Conclusioni Prof. Antonio Nicita – Commissario Agcom

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