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Diritto dell’informazione e dei media

Come è cambiato il mondo dell’informazione e come si è evoluto il suo statuto giuridico a fronte dell’erompere delle nuove tecnologie digitali? Questo volume ricostruisce il quadro giuridico applicabile all’informazione e al mondo dei media, illustrando come l’avvento dei nuovi mezzi di comunicazione abbia comportato la necessità di rivisitare e di ripensare continuamente, a fronte delle continue sfide e sollecitazioni tecnologiche, regole talvolta antiche.

PREMESSA

Questo manuale costituisce un punto d’arrivo di una serie di percorsi comuni tra li autori.
È figlio dei tanti corsi insegnati nelle università milanesi, nei master e nelle scuole di giornalismo e delle sollecitazioni di studenti sempre più interessati al diritto dei media e della rete.

È figlio anche delle esperienze professionali, nelle aule di giustizia, ove le regole dell’informazione vivono e prendono forma.
È figlio delle molte pubblicazioni, spesso a più mani, sui vari temi di una materia che incrocia il diritto costituzionale, quello penale e quello civile, quello italiano e quello europeo, e che sta acquisendo una sempre maggiore autonomia metodologica e disciplinare.
È figlio dell’esperienza, recente ed entusiasmante, di “Medialaws — Rivista del diritto dei media”, da tutti noi fondata nel 2017, che rapidamente sta divenendo uno dei luoghi del dibattito scientifico sulle trasformazioni del diritto all’informazione nel nuovo contesto tecnologico.
È figlio di “Percorsi di diritto dell’informazione”, manuale edito da Giappichelli sin dal 2003 — alle cui varie edizioni hanno partecipato alcuni tra gli autori di questo volume — che ha costituito la base di alcuni capitoli presenti in questo testo.
È figlio soprattutto di un dialogo continuo, spesso da posizioni differenti ma unite dalla comune idea che la democrazia sia un sistema fragile, che vive solo con un’informazione libera di criticare ogni potere e con cittadini in grado di conoscere e valutare il mondo in cui si trovano a vivere.
La scelta dell’ordine alfabetico inverso tra gli autori discende solo dal desiderio di chi, in ragione del cognome, è destinato a comparire in fondo, di provare per una volta la vertigine di essere in capo alla lista.
Un ringraziamento speciale ai dottori Nicola Canzian, Giovanni De Gregorio e Silvia Vimercati per il prezioso aiuto nella redazione di questo libro.

Introduzione

Parte I La libertà di espressione e i suoi limiti

Capitolo I.1

La libertà di manifestazione del pensiero Giulio Enea Vigevani

di

Giulio Enea Vigevani 

Libertà di manifestazione del pensiero, di espressione, di parola, di stampa, di opinione, di informazione, dei media, della rete; diritto di informare, di essere informati, di cronaca, di critica, di satira; pluralismo dell’informazione; diritto di accesso a Internet, libertà della rete: perché un unico diritto, quello tutelato dall’art. 21 Cost., ha così tante definizioni e così tante declinazioni? Perché dal riconoscimento esplicito del diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero sono sbocciati molti diritti, non sempre sovrapponibili tra loro? E inoltre, perché la libertà di espressione è così controversa? Perché i suoi confini sono così incerti? Perché il catalogo dei beni giuridici che possono limi- 4 Parte I – La libertà di espressione e i suoi limiti tare l’esercizio di tale diritto è così ampio e sono così numerosi i casi giudiziari che investono l’informazione?

Di qui, altri interrogativi: secondo quali criteri bilanciare il diritto di informare e la tutela degli altri diritti della persona? Come muta questo equilibrio nell’era digitale? Ancora, quale rapporto intercorre tra libertà di stampa e democrazia? Come si conciliano libertà di espressione e principio del pluralismo informativo, libertà di informare, libertà di informarsi ed interesse del pubblico ad essere informato? Quali norme devono disciplinare l’informazione in rete? Come cambiano la professione del giornalista e le sue regole nell’età dei social network?

Infine, come evitare imponenti concentrazioni di potere e commistioni tra politica e informazione? Quali organi debbono governare il sistema dell’informazione? Quali nuovi problemi sollevano l’evoluzione tecnologica, la convergenza multimediale, le trasformazioni della rete e il ruolo sempre più rilevante degli algoritmi? Il lettore non troverà in questo testo risposte nette a tali quesiti. Al contrario, si imbatterà in ulteriori questioni, connesse ai temi affrontati nei singoli capitoli. Ciò che si mira ad offrire, infatti, è un quadro della varietà delle problematiche ricomprese nella materia “diritto dell’informazione” e al contempo un percorso per discutere – partendo dai testi normativi e dagli indirizzi giurisprudenziali italiani ed europei – gli orientamenti prevalenti nel nostro ordinamento […] 

Continua….

GLI AUTORI

Giulio Enea Vigevani è docente di diritto costituzionale e di diritto dell’informazione presso l’Università di Milano-Bicocca, avvocato in Milano e direttore della Rivista di diritto dei media.

Oreste Pollicino è docente di diritto costituzionale e diritto dell’informazione presso l’Università Commerciale “L. Bocconi” di Milano. Avvocato, è direttore dalla Rivista di diritto dei media.

Carlo Melzi d’Eril è avvocato in Milano, docente presso l’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino e direttore della Rivista di diritto dei media.

Marco Cuniberti è docente di diritto costituzionale e diritto pubblico dell’informazione presso l’Università degli Studi di Milano. Avvocato in Milano, è vicedirettore della Rivista di diritto dei media.

Marco Bassini è docente di diritto dell’informazione e diritto pubblico presso l’Università Commerciale “L. Bocconi” di Milano. Avvocato in Milano, è vicedirettore della Rivista di diritto dei media.

IL LIBRO

Genere Diritto e giurisprudenza
Listino: € 39,00
Editore: Giappichelli Editore
Data uscita: 14/03/2019
Pagine: 440

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