Diritto Mercato e Tecnologia Numero speciale 2024 Tutela del corpo e normativa sui trapianti…
La donna e il diritto: nuove forme di violenza nell’era digitale
di
Alberto M. Gambino e Francesca Piergentili *
Università Europea di Roma
SOMMARIO:
1. Introduzione
2. Cenni storici sulla condizione della donna nel diritto italiano: la pari dignità sancita dalla Costituzione del 1948
3. La tutela della donna nei successivi interventi del Legislatore nazionale
4. Le normative legate alla rappresentanza di genere nelle istituzioni.
5. Le novità del “Codice rosso” contro la violenza
6. Donne e progresso tecnologico: nuove forme di violenza e discriminazione
7. Conclusione: riscoprire il valore della donna per la società “umana”
1. Introduzione
Nella storia, in tutto il mondo, è stato difficile il cammino per il riconoscimento dei diritti della donna, spesso violata nella sua dignità, nelle sue prerogative, emarginata e ridotta in servitù. La violenza può manifestarsi oggi in diverse forme: può essere fisica, verbale, psicologica, economica, sociale, digitale. Le diverse dimensioni sono in realtà la cartina tornasole di uno stesso atteggiamento di prevaricazione, che si manifesta non per forza in atti violenti, che rende evidente la rottura della relazione interpersonale e la negazione di un valore fondamentale quale la pari dignità dell’essere umano. Il contributo ricostruisce sinteticamente il cammino percorso in Italia per il riconoscimento dei diritti e della pari dignità della donna, partendo dalle novità introdotte dalla Costituzione del 1948 e dai successivi interventi del Legislatore, arrivando ad analizzare le nuove forma di violenza e discriminazione legate allo sviluppo tecnologico e digitale. In particolare, si fa riferimento alla promozione sul web della maternità surrogata, ma anche al revenge porn e, cioè, alla diffusione di foto o di video sessualmente espliciti tramite la rete senza il consenso della persona ritratta, e alle problematiche legate allo “squilibrio di genere” nell’ambito digitale.
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*Il presente lavoro è frutto della riflessione congiunta dei due autori. Nondimeno i parr. 1 e 7 sono ascritti al prof. A.M. Gambino, mentre i restanti parr. alla dott.ssa F. Piergentili.