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Geoblocking, scontro tra Commissione e Paesi membri

È il vicepresidente della Commissione Ue per il mercato unico digitale Andrus Ansip a lanciare l’allarme, dichiarandosi “infastidito”. La Commissione Ue ha presentato, nell’ambito della strategia per il mercato unico digitale, un regolamento sulla portabilità transfrontaliera dei contenuti online. L’obiettivo è permettere ai cittadini europei che si spostano all’interno dell’Ue di accedere ai contenuti digitali (film, trasmissioni sportive, musica, e-book, giochi) acquistati nel proprio paese di origine. Si tratta di un nuovo diritto per i consumatori dell’Ue che dovrebbe diventare una realtà nel 2017. “Alcuni stati membri chiedono un numero di giorni di portabilità, ma quello che paghi è tuo e devi poterne usufruire dove vuoi”, ha sottolineato  ha Ansip. Le posizioni tra Commissione e Paesi membri è agli antipodi. Da un lato, la Commissione che vorrebbe eliminare il il geoblocking e garantire la portabilità dei contenuti online, dall’altra molti Stati che la vogliono mantenere un rigido blocco del contenuti. La proposta sulla portabilità si combina con la decisione sulla fine del roaming da giugno 2017 e la riforma del copyright. Ansip ha ricordato inoltre che proprio nel mese di maggio arriverà il primo provvedimento contro i geoblocchi ingiustificati per superare il divieto di poter acquistare online in altri paesi. Il provvedimento riguarderà solo i “beni materiali” mentre beni protetti da diritti d’autore rientreranno nel pacchetto sul copyright atteso per la seconda metà dell’anno. Il 19 aprile scorso la Commissione Ue ha proposto una serie di misure per aiutare le imprese e le pubbliche amministrazioni europee a sfruttare al meglio le possibilità offerte dalla nuove tecnologie. Il pacchetto di interventi rientra tra le 16 iniziative previste dalla strategia per il mercato unico digitale, presentata lo scorso maggio. 27 aprile 2016

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