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Commissione Ue: maggiore e migliore connettività internet per tutti i cittadini e le imprese

Già in occasione del discorso del presidente Juncker sullo stato dell’Unione 2016, la Commissione aveva proposto un’ambiziosa riforma delle norme UE in materia di telecomunicazioni, introducendo nuove iniziative per soddisfare il crescente fabbisogno di connettività dei cittadini europei e rafforzare la competitività dell’Europa.

Queste proposte, formalizzate nel dettaglio, intendono promuovere gli investimenti nelle reti ad altissima capacità e accelerare l’accesso pubblico dei cittadini europei al wi-fi.

Nei settori dell’istruzione, dell’assistenza sanitaria, dell’industria manifatturiera o dei trasporti è urgente incentivare gli investimenti nelle reti ad altissima capacità.

Per far fronte a queste sfide e preparare il futuro digitale dell’Europa, la Commissione ha presentato tre obiettivi strategici di connettività per il 2025:

  • 1. tutti i principali motori socioeconomici, quali scuole, università, centri di ricerca, poli di trasporto, fornitori di servizi pubblici come ospedali e amministrazioni, così come le imprese basate sulle tecnologie digitali dovrebbero avere accesso a una connettività gigabit(connettività elevatissima che consente agli utenti di caricare/scaricare 1 gigabit di dati al secondo;
  • 2. tutte le famiglie europee, nelle zone rurali o urbane, dovrebbero avere accesso a una connettività che offra velocità di download di almeno 100 Mb/s, che può passare all’ordine dei Gb/s;
  • 3. tutte le aree urbane e le principali strade e ferrovie dovrebbero avere una continuità di copertura delle reti 5G, la quinta generazione dei sistemi di comunicazione senza fili. Come un obiettivo intermedio, entro il 2020 il 5G dovrebbe essere in commercio almeno in una grande città di ogni Stato membro dell’UE.

Questi obiettivi possono essere conseguiti solo con ingenti investimenti. La Commissione propone pertanto un nuovo codice europeo delle comunicazioni elettroniche che contiene norme semplificate e lungimiranti grazie alle quali le imprese saranno invogliate a investire in nuove infrastrutture di qualità, in tutti i paesi dell’UE, sia localmente che oltreconfine. Nel prossimo decennio (entro il 2025) gli investimenti mobilitati dal nuovo quadro potrebbero far aumentare il nostro PIL di 910 miliardi € e creare 1,3 milioni di nuovi posti di lavoro. Oltre al codice, la Commissione presenta oggi anche un piano d’azione per avviare in tutta l’UE, a partire dal 2018, l’installazione del 5G. Due milioni di posti di lavoro potrebbero essere creati nell’UE grazie a questo piano. Un’altra iniziativa chiave dell’odierno pacchetto sulla connettività è la cosiddetta WiFi4EU, che punta ad aiutare le comunità a offrire a tutti i cittadini punti di accesso wi-fi gratuito (ulteriori informazioni qui).

Andrus Ansip, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario per il Mercato unico digitale, ha dichiarato: Senza reti di comunicazione di prim’ordine non è possibile realizzare un mercato unico digitale. Abbiamo bisogno di connettività alla portata di tutti e dappertutto. A tal fine, è necessario coordinare meglio le politiche in materia di spettro praticate nell’UE. Una maggiore concorrenza e l’ulteriore integrazione del mercato europeo ci consentiranno di raggiungere questi obiettivi, grazie anche all’ambiente giusto creato dal nuovo codice.”

Günther H. Oettinger, Commissario per l’Economia e la società digitali, così si è espresso: “II futuro digitale dell’Europa non può prescindere dalla connettività: L’internet degli oggetti, la digitalizzazione dell’industria, il cloud, i Big Data sono tutti elementi che richiedono una connettività sicura e universale, dalla massima velocità e della migliore qualità. L’Europa ha l’ambizione di porsi alla testa della diffusione del 5G. È giunto il momento di passare a una società gigabit e fare in modo che tutti gli europei, nelle campagne e nelle città, possano accedere a una connessione internet di qualità.”

Un nuovo codice delle comunicazioni elettroniche che aiuta a costruire le reti del futuro

Si stima che per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti in materia di connettività serviranno nel prossimo decennio investimenti per 500 miliardi di euro. Questo denaro dovrà in gran parte provenire da fonti private. Tuttavia, le attuali tendenze di investimento indicano che con ogni probabilità mancheranno all’appello 155 miliardi di euro.

Per attrarre gli investimenti mancanti, la Commissione propone una modernizzazione delle attuali norme UE sulle telecomunicazioni, il cui ultimo aggiornamento risale al 2009. Il codice stimolerà la concorrenza, che a sua volta darà impulso agli investimenti e rafforzerà il mercato interno e i diritti dei consumatori.

Il nuovo codice europeo delle comunicazioni propone:

  • un aumento della concorrenza e della prevedibilità degli investimenti. Gli investitori, indipendentemente dal settore di attività in cui operano, hanno bisogno di certezza a lungo termine. Ciò significa che devono poter contare su un quadro normativo stabile che riduca le divergenze tra le prassi regolamentari dei vari paesi dell’UE. Il codice applicherà la regolazione del mercato solo se nell’interesse dell’utente finale e se gli accordi commerciali tra operatori non offrono soluzioni competitive. Il nuovo codice riduce sostanzialmente gli obblighi normativi nel caso in cui operatori concorrenti coinvestano in reti ad altissima capacità e facilita la partecipazione dei piccoli operatori a progetti di investimento grazie alla condivisione dei costi, al superamento di barriere di scala ecc. Il codice introduce nuove norme che rendono più prevedibili le prospettive d’investimento per i “pionieri” che assumono il rischio di investire in questo tipo di reti in zone meno redditizie, come quelle rurali. Con il nuovo codice cambia la prospettiva della concorrenza: non più solo per l’accesso alle reti, ma anche per gli investimenti in tali reti;
  • uso migliore delle frequenze radio. Ridurre le divergenze tra le prassi regolamentari dei vari paesi dell’UE è particolarmente importante nel settore dello spettro radio, che è la principale materia prima delle comunicazioni senza fili. Il codice propone licenze di lunga durata, assieme a requisiti più rigorosi per l’uso dello spettro radio in modo efficace ed efficiente. Propone inoltre di coordinare i parametri di base, come i tempi di assegnazione, per assicurare la rapida liberazione dello spettro ad uso del mercato dell’UE e una maggiore convergenza delle politiche nazionali in materia di spettro allo scopo di offrire una copertura completa senza fili in tutta l’UE;
  • maggiore tutela dei consumatori, nelle zone in cui le norme generali sulla tutela dei consumatori non contemplano le esigenze settoriali specifiche. Con le norme aggiornate i consumatori abbonati a pacchetti di servizi (che combinano internet, TV, telefonia fissa e mobile ecc.) potranno cambiare fornitore con più facilità e i gruppi vulnerabili (anziani, disabili e beneficiari di assistenza sociale) vedranno tutelato il loro diritto a sottoscrivere contratti internet a prezzi abbordabili;
  • un ambiente online più sicuro per gli utenti e regole più eque per tutti gli operatori. Per garantire che siano applicati i requisiti di sicurezza (vale a dire, reti e server sicuri), una serie di norme saranno estese anche ai nuovi operatori online che offrono servizi equivalenti agli operatori tradizionali. Il regolamento prevede anche che in futuro gli utenti possano chiamare il 112, numero di emergenza universale nell’UE, attraverso tali servizi online, senza incorrere in alcun costo supplementare.

Nell’ambito delle proposte legislative presentate oggi, la Commissione propone anche di rafforzare il ruolo delle autorità nazionali di regolamentazione e dell’agenzia BEREC, per garantire l’applicazione coerente e prevedibile delle norme in tutto il mercato unico digitale, limitando l’attuale frammentazione e incoerenza.

WiFi4EU

La Commissione propone oggi una nuova iniziativa per dare la possibilità a tutte le autorità locali interessate di offrire gratuitamente connessioni wi-fi ai cittadini che si trovino, ad esempio, all’interno e in prossimità di edifici pubblici, centri sanitari, parchi o piazze. Con una dotazione iniziale di 120 milioni di euro, il nuovo regime pubblico di buoni potrebbe fornire connettività a migliaia di spazi pubblici, generando da 40 a 50 milioni di connessioni wi-fi al giorno. I finanziamenti per l’installazione di punti di accesso locali senza fili dovrebbero essere disponibili in tempi rapidi, dopo l’adozione del regime da parte del Parlamento europeo e degli Stati membri. Almeno 6000-8000 comunità locali dovrebbero beneficiare di questo nuovo progetto entro il 2020. Come previsto nella direttiva sul commercio elettronico, le autorità locali che offrono tali servizi ai loro cittadini non sono responsabili dei contenuti che essi trasmettono.

Piano d’azione per il 5G

Oggi la Commissione presenta anche un piano d’azione per il 5G, che prevede un calendario comune per coordinare il lancio commerciale del 5G nell’UE nel 2020, nonché la collaborazione con gli Stati membri e le parti interessate del settore per individuare e assegnare le bande di spettro per il 5G, sperimentare il 5G mediante test paneuropei a partire dal 2018, promuovere standard globali comuni e incoraggiare l’adozione di tabelle di marcia nazionali per l’installazione del 5G in tutti gli Stati membri dell’UE.

La Commissione e gli investitori nel settore delle telecomunicazioni valutano inoltre la possibilità di fornire capitale di rischio alle start-up che sviluppano soluzioni 5G per applicazioni e servizi innovativi in tutti i settori industriali. Ciò potrebbe avvenire sotto forma di uno strumento di finanziamento di rischio specifico che aiuti queste imprese a immettere nel mercato nuovi servizi, come ad esempio nei settori della guida automatica, della fornitura delle merci per mezzo di droni, o della realtà virtuale per collaborazione professionale specifica.

Le imprese, dalle start-up alle grandi società, fanno sempre più affidamento su internet per condurre la propria attività, creare e ingrandirsi. Nella corsa mondiale alla creazione di imprese ad alta tecnologia e alla trasformazione di quelle tradizionali, una connettività internet di prim’ordine è un elemento imprescindibile.

Servirà – dice la Commissione – una copertura a banda larga potenziata per permettere l’uso di servizi online simultaneamente da parte di molti utenti nello stesso luogo, ad esempio negli aeroporti, negli stadi, nei parchi commerciali e nelle pubbliche amministrazioni, e collegare tra loro miliardi di oggetti, dalle automobili agli elettrodomestici. Grazie a questa copertura i bambini potranno imparare in un modo nuovo a scuola mediante la realtà virtuale e i medici effettuare interventi chirurgici a distanza.

Nel 2015, il 71% delle famiglie europee, ma solo il 28% di quelle residenti nelle zone rurali, avevano accesso a una connessione fissa a internet veloce (velocità di download di almeno 30 Mb/s), e per quanto riguarda la copertura mobile 4G, la media UE era dell’86%, ma solo 36% nelle zone rurali (fonte): sono dati che rivelano l’inadeguatezza dell’attuale infrastruttura rispetto alle esigenze di rapidità, qualità e affidabilità necessarie per realizzare il mercato unico digitale.

La Commissione, basandosi sugli obiettivi per la banda larga nell’UE a orizzonte 2020, delinea oggi una visione di società gigabit europea, nella quale la disponibilità e la diffusione delle reti ad altissima capacità generalizzeranno non solo l’uso, ma anche lo sviluppo, di prodotti, servizi e applicazioni nel mercato unico digitale.

Verso un mercato unico digitale

Le iniziative sulla connettività, presentate oggi insieme alle nuove norme UE sul diritto d’autore (comunicato stampaconferenza stampa alle 15.15, ora dell’Europa centrale (CET), fanno parte della strategia dell’UE volta a creare un mercato unico digitale. La Commissione ha messo in cantiere 16 iniziative (comunicato stampa) ed è sulla buona strada per realizzarle tutte alla fine di quest’anno.

26 settembre 2016

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