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Ft, notizie a pagamento per i motori di ricerca

I motori di ricerca come Google potrebbero dover pagare nel prossimo futuro per gli estratti di articoli dei media che risulteranno nelle ricerche.

E’ quanto anticipa il Financial Times sulla riforma Ue del copyright, attesa per fine settembre.

Secondo documenti interni visti dal Ft, ai gruppi editoriali verranno dati i “diritti esclusivi” sui loro contenuti, per cui i servizi come Google News dovranno concordare con loro i termini per l’utilizzo dei prodotti editoriali.

Il quotidiano della city sottolinea che tale proposta mira porre un freno ai colossi dell’online, la cui influenza in aree quali la ricerca sul web determinerebbe un squilibrio quando si tratta di negoziare con i produttori di contenuti.

A provare a ridimensionare la portata dei motori di ricerca ci hanno provato, senza alcun successo, diverse legislazioni nazionali, quali quella tedesca e spagnola.

L’obiettivo per la Commissione sarebbe quello di “assicurarsi che gli europei possano avere accesso a un’offerta legale di contenuti ampia e diversificata” e “rafforzare la diversità culturale garantendo allo stesso tempo che autori e detentori di diritti siano protetti meglio e in modo più equo”, ma non manca chi ritiene che la riforma allo studio sia uno strumento inadeguato per combattere tardivamente la crisi dell’editoria.

Visto il clamore della notizia e il timore espresso da più parti

Ma precisare la posizione delle Commissione Ue è arrivata, secondo quanto riposta l’Ansa, la dichiarazione di un portavoce che ha evidenziato come la riforma del copyright non consista”assolutamente in una tassa Ue sui motori di ricerca” come Google ma semplicemente comporterebbe “valutare se garantire agli editori i diritti affini” per dar loro una “posizione più forte quando negoziano con gli altri attori del mercato”.

La proposta Ue sui diritti d’autore, su cui i servizi di Bruxelles sono ancora al lavoro, verrà presentata “nella seconda metà di settembre”.

Il rischio di un intervento di tale portate è che sia Internet che il diritto d’autore, tra tante divergenze hanno una sola cosa in comune per davvero: sono due strumenti che servono a massimizzare la circolazione dei contenuti, dei pensieri e delle informazioni.

26 agosto 2016

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