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Google News, 10 miliardi di click verso i siti di informazione. Il secondo lunch seminar dell’Accademia Italiana del Codice di Internet

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IMG_2139Da dove nasce Google News? E quali sono i numeri che ne caratterizzano l’impatto sugli ecosistemi editoriali del pianeta? Queste le principali domande al centro del secondo lunch seminar dell’Accademia Italiana del Codice di Internet, che avuto luogo nel pomeriggio di venerdì 7 novembre, a Roma, con la partecipazione di Madhav Chinnappa, numero uno dell’International News Partnerships di Google. In una relazione introdotta dal Professor Oreste Pollicino, Chinnappa ha ripercorso le tappe che hanno portato Google News dai primi passi all’inserimento nel suo sistema di indexing di oltre 65mila siti. “A chi chiede cosa hanno da guadagnare gli editori con il nostro servizio la risposta è racchiusa in un parola: traffico”, ha chiosato Chinnappa, il quale ha evidenziato come l’obiettivo sia proprio quello di redirigere gli utenti verso i siti di informazione. “Ogni settimana un miliardo di utenti visualizzano i risultati dell’aggregazione delle notizie, in una dinamica che porta ogni mese a questi ultimi, da Google, 10 miliardi di click”. Dopo aver descritto i principali cambiamenti introdotti da Internet nell’editoria dell’informazione, Chinnappa ha spiegato che “ci sono diverse caratteristiche che spesso sfuggono quando si parla di Google News: innanzitutto non c’è alcun intervento umano, ogni azione viene svolta da algoritmi che restituiscono agli utenti un mix di risultati random e personalizzati; in secondo luogo, Google News non ha un business model, e non ci sono pubblicità; infine, essendo una piattaforma aperta, tutti coloro i quali rispettano determinati standard sono i benvenuti, così come chiunque decida di non comparire nelle nostre pagine può utilizzare semplici comandi robots.txt“. Immancabile un passaggio sulla stretta attualità, dalle nuove norme introdotte in Spagna al braccio di ferro con gli editori tedeschi: “Nei miei incontri con gli editori sia in Spagna che in Germania mi sono reso conto che a volte la loro preoccupazione non è tanto ottenere soldi da noi, ma essere in cima all’indice. E diversi operatori della comunicazione in Spagna mi hanno manifestato il loro disaccordo con le nuove norme introdotte nel Paese. Il rapporto con gli editori è spesso foriero di ottimi progetti – ha così evidenziato Chinnappa – e proprio l’Italia ne è stato un ottimo esempio, con l’accordo stretto tra noi, il quotidiano La Stampa e l’emittente La7 in occasione delle ultime elezioni politiche, oltre ai vari strumenti messi a disposizione gratuita di media e giornalisti per l’elaborazione di dati e contenuti”. LEGGI Content and Application Providers: 100 miliardi di dollari di investimenti in infrastrutture tra il 2011 e il 2013. Il primo lunch seminar dell’Accademia Italiana del Codice di Internet 10 novembre 2014

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