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Italia sempre più mobile, i risultati dell’ultimo studio Cisco

Infograficacisco2014

La metà degli intervistati usa lo smartphone collegandosi via Wi-Fi esclusivamente da casa, e la percentuale sale al 74% per i tablet, mentre il 31% degli italiani vorrebbe hotspot pubblici nei treni, il 30% nei parchi e il 25% in spiaggia L’evoluzione tecnologica accentua la sintonia che gli italiani nutrono nei confronti dei dispositivi mobili. È la considerazione che emerge dai risultati dello studio “Connected Life Market Watch” su mobile e wi-fi condotto da Cisco Consulting Services, focalizzato sul monitoraggio delle abitudini degli utenti di telefonia mobile in Italia e sull’utilizzo dei dispositivi, delle applicazioni e delle tecnologie di accesso mobile. Per comprendere il punto di vista degli utenti, Cisco ha condotto lo studio online analizzando le risposte date da 620 utenti finali dotati di una connessione broadband (almeno adsl) e possessori di almeno uno smartphone, distribuiti sul territorio nazionale sia in aree urbane sia non urbane, di diverse età ed estrazione sociale.

(continua dopo l’infografica)

infograficacisco2014 MOBILE IN CRESCITA – Gli Italiani hanno un amore insaziabile per i dispositivi mobili: oggi possiedono in media più di tre dispositivi mobili ciascuno (3,3); oltre l’80% degli intervistati ha dichiarato di avere un computer portatile ed il 73,5% usa lo smartphone; il 35,6% possiede un tablet e una percentuale significativa di intervistati ha dichiarato di utilizzare un po’ di tutto: dai computer portatili agli smartphone ai tablet, oltre a eReader e dispositivi di mobile gaming. WI-FI O CELLULARE? – L’80% dei dispositivi ha capacità di connessione Wi-Fi che si conferma la tecnologia di accesso predominante (ad eccezione degli smartphone) e di una buona parte dei tablet che hanno capacità di connettività mobile in meno di un quarto dei casi. Il 90% degli smartphone degli intervistati, comunque è abilitato al Wi-Fi; il 60% è prevalentemente basato su Android. In una settimana tipo, più del 70% degli intervistati mostra di preferire il Wi-Fi per collegare i propri dispositivi mobili a Internet. Le chiamate vocali sono ancora effettuate tramite una connessione mobile cellulare, ma non sempre: il 41% degli intervistati utilizza infatti altri strumenti di collaboration quando è connesso alla rete Wi-Fi, che è inoltre preferito per altre applicazioni di comunicazione, come i social media (27%). LA CASA SU TUTTO – Quasi la metà degli intervistati usa il proprio smartphone esclusivamente con una connessione Wi-Fi domestica e la percentuale sale al 74% per gli utilizzatori di Tablet. Numeri che scendono drasticamente se facciamo riferimento ai luoghi di lavoro (17% e 36% rispettivamente). WI-FI PUBBLICO –  Ancora più persone abbracciano il “nomadismo” ossia usano i propri dispositivi mobili in posizioni fisse ove sia disponibile una connessione Wi-Fi. Oltre il 90% degli intervistati ricerca intenzionalmente una connessione Wi-Fi ed è disponibile ad attendere per accedere a questo tipo di servizio. Il fenomeno del Wi-Fi pubblico diventa una parte rilevante della vita mobile con il 68% degli intervistati che utilizza gli hotspot disponibili in ristoranti, negozi, caffè, biblioteche, sedi per eventi, con il 45% degli intervistati che li utilizza almeno settimanalmente e in sessioni più lunghe di 30 minuti nel 40% dei casi. Il fatto poi che i terminali siano sempre più smart e che il 44% degli intervistati non debba far nulla (o magari solo la prima volta) per collegarsi alla rete Wi-Fi pubblica è molto apprezzato, e porta il popolo dell’accesso mobile ad auspicare una sempre maggiore introduzione di hotspot pubblici. Il Wi-Fi pubblico può migliorare: secondo il 41% degli intervistati deve essere più veloce, la metà lo vorrebbe più sicuro, migliore in termini di qualità (50%) e di copertura in un maggior numero di luoghi (52%). Inoltre, gli utenti chiedono maggiore presenze di hotspot soprattutto in treni (31%), parchi (30%), ospedali (27%), spiagge (25%) e autobus e fermate degli autobus (18%). LTE E WI-FI – L’industria della telefonia mobile è attualmente divisa sul rapporto tra LTE e Wi-Fi. Se alcuni vedono il Wi-Fi come una tecnologia di transizione sulla strada per LTE perché una volta disponibile l’LTE non ci sarà più bisogno di connessione Wi-Fi per ottenere velocità di banda più elevate, altri esperti del settore si chiedono perché abbiamo bisogno di LTE se il Wi-Fi è in grado di fornire prestazioni ad elevata velocità ed alto livello di mobilità. “La nostra ricerca mostra che il rapporto tra LTE e Wi-Fi è molto più complesso di questa visione dicotomica. Le due tecnologie in realtà sembrano essere complementari e sinergiche” dichiara Gaetano Pellegrino, senior manager Cisco Consulting Services. Più della metà degli utenti prevede che nei prossimi tre anni utilizzerà in modo crescente sia la rete Wi-Fi, sia quella cellulare, anche se un restante 25% ritiene che non ci sarà alcun cambiamento, l’8% invece prevede un incremento dell’uso cellulare e il restante 18% è indeciso. “Ma un dato ancor più interessante – prosegue Pellegrino – è che se restringiamo il campione agli utenti che sono migrati verso LTE allora registriamo un incremento del 37% sull’utilizzo di Internet e dati in mobilità e parallelamente un incremento del 17% sull’uso del Wi-Fi. Si tratta quindi di una win-win strategy, anche se c’è ancora molto da fare per il Wi-Fi pubblico con particolare riferimento alla copertura e alla qualità.” INTERNET OF EVERYTHINGGli intervistati hanno manifestato vivo interesse per possibili esperienze d’uso innovative basate su servizi di localizzazione e personalizzazione abilitati dal Wi-Fi, con un gradimento superiore al 50% e punte di oltre il 60% per la personalizzazione dell’informazione commerciale.

  • Esperienze di acquisto al dettaglio presso punti vendita della grande distribuzione (con strumenti che consentono di avere informazioni o trovare i prodotti nei negozi, buoni d’acquisto e cassa fai da te, offerte personalizzate in base alle caratteristiche dell’utente o alla posizione all’interno del punto vendita) (60%)
  • Esperienze di viaggio (strumenti per avere informazioni in aeroporto: gate, voli, negozi, check-in e quanto possibile per evitare le file) (56%)
  • Esperienze in grandi spazi pubblici come gli stadi o i parchi (informazioni sul traffico, parcheggi, buoni personalizzati in base al proprio profilo e ai movimenti all’interno dell’area) (65%)

“Naturalmente, la sicurezza dei dati e dei dispositivi è fondamentale – commenta Pellegrino – gli utenti mobili sono disposti a concedere informazioni circa alcuni dati personali in cambio di una migliore esperienza d’uso, ma desiderano mantenerne il controllo, desiderano sapere chi utilizza i dati e come questi dati verranno utilizzati. Inoltre, i nostri intervistati sarebbero disposti a riconoscere valore a questi servizi, alla disponibilità di banda larga mobile (27%), ad una maggiore sicurezza (43%) ed affidabilità del servizio (28%)”. Dalla ricerca emerge chiaramente che i consumatori utilizzano un maggior numero di dispositivi mobili per fare un maggior numero di cose. Essa rivela anche che la mobilità svolge un ruolo significativo anche in casa. “L’indagine ha confermato una preponderante adozione del Wi-Fi come tecnologia di base per il collegamento di tutti i dispositivi a Internet – conclude Pellegrino – che si va ad integrare perfettamente accanto alle tecnologie mobili tradizionali e al del 4G/LTE in corso di dispiegamento, e che consente – soprattutto – di offrire nuove opportunità di business agli operatori e nuove opportunità di fruizione agli utenti”. 5 febbraio 2014

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