Oreste Pollicino* e Pietro Dunn, in “Intelligenza artificiale e democrazia” (Egea), esplorano l’impatto dell’intelligenza artificiale…
Foia: verso il varo del decreto trasparenza
L’attesa approvazione del decreto trasparenza nella Pubblica Amministrazione, tranne imprevisti dell’ultima ora, dovrebbe arrivare dalla riunione del Consiglio dei ministri prevista per oggi alle 17.00. Con il provvedimento, il primo di 11 decreti attuativi della riforma della P.a, vedrà finalmente la luce il Freedom of Information Act (Foia) che consentirà ai cittadini il libero e più agevole accesso ai dati delle pubbliche amministrazioni. Come riporta l’Agenzia Ansa, “il provvedimento che arriva sul tavolo dei ministri, fanno sapere fonti vicine al provvedimento, recepisce le indicazioni delle Commissioni di Camera e Senato sul silenzio diniego e sull’assenza dei costi a carico dei cittadini per l’invio in forma digitale dei documenti”. Proprio sullo schema di decreto legislativo, (Atto del Governo n. 267) recante il “FOIA italiano”, lo scorso 7 aprile è stato ascoltato il parere dell’Accademia italiana del Codice di Internet (Iaic) nel corso di un’audizione parlamentare presso la Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati. Nell’audizione presso la I Commissione della Camera, il professor Alberto Gambino, presidente dell’Accademia Italiana del Codice Internet, la professoressa Anna Papa (Ordinario di diritto pubblico e membro del Comitato direttivo dell’Accademia) e l’avvocato Elena Maggio (fellow dell’Accademia, Ph.D. – Assegnista di ricerca in diritto industriale) hanno tra l’altro sottolineato che: “Il diritto di accedere ai dati ed alle informazioni detenuti da parte della pubblica amministrazione è un presupposto fondamentale per l’esercizio della libertà costituzionale di manifestazione del pensiero che risponde anche all’ulteriore esigenza di assicurare la trasparenza della p.a. L’Accademia – concludevano – intende offrire il proprio contributo al dibattito politico in corso di svolgimento sul FOIA nella prospettiva di individuare le migliori modalità per assicurare il corretto esercizio di tale diritto e l’equo contemperamento dei diversi interessi coinvolti”. All’indomani del voto della Commissione Affari Costituzionali in favore del parere, redatto dalla deputata del Partito democratico, Anna Ascani, che invita il Governo a recepire alcuni punti qualificanti nella formulazione del Decreto Legislativo per l’attuazione del FOIA (tra i quali la cancellazione del silenzio-diniego e l’individuazione di rimedi alternativi rispetto al ricorso al Tar, in caso di contenzioso con la PA), la stessa parlamentare del Partito Democratico in un’ intervista esclusiva a Diritto Mercato Tecnologia, ne ha evidenziato la straordinaria valenza per l’ordinamento italiano e per i cittadini, ricordando come: “con l’introduzione del FOIA si realizza una vera rivoluzione copernicana, un passaggio storico dal bisogno di conoscere al diritto di conoscere (from need to right to know). Si realizza quella Pubblica Amministrazione trasparente immaginata da Filippo Turati e notoriamente definita: «casa di vetro». Questa innovazione interviene – aggiungeva l’On. Ascani – direttamente nel rapporto tra cittadini e amministrazioni: la trasparenza cessa di essere un adempimento burocratico o una concessione e diventa una grande politica pubblica, che serve in primo luogo a combattere la zona grigia che va dall’illecito allo spreco“. Il Freedom of Information Act è uno dei cavalli di battaglia del ministro Marianna Madia la quale ha affermato che il decreto trasparenza “ci porterà a livelli di paesi più avanti di noi” e sul quale anche il commissario Anticorruzione Raffaele Cantone si è soffermato indicando come il Foia rappresenti la pietra miliare di un cambiamento profondo di mentalità della concezione della p.a verso la trasformazione in una casa di vetro dove sarà più difficile l’annidarsi di inefficienza e corruzione. Consiglio dei ministri n.117 16 maggio 2016