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Content and Application Providers: 100 miliardi di dollari di investimenti in infrastrutture tra il 2011 e il 2013. Il primo lunch seminar dell’Accademia Italiana del Codice di Internet

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I Content and Application Providers (CAPs) hanno generato, nel triennio 2011-2013, investimenti pari a 100 miliardi di dollari in reti e infrastrutture fisiche, con una crescita del 13% nell’arco del trienno; l’Europa attrae da sola il 30% di questo volume, tanto che, nonostante questi fornitori siano prevalentemente  basati negli Stati Uniti, è nel Vecchio Continente che si concentra il più grande investimento annuo, pari a circa 10,4 miliardi di dollari. IMG_2096Sono questi alcuni dei principali dati emersi durante il primo lunch seminar dell’Accademia Italiana del Codice di Internet, che avuto luogo nel pomeriggio di ieri, a Roma, con la partecipazione di Andrew Kloeden e David Abecassis di Analysys Mason. Gli analisti inglesi hanno presentato il rapporto “Investment in networks, facilities and equipment by Content and Application Providers”, recentemente pubblicato dalla compagnia di ricerche sul funzionamento e lo sviluppo delle infrastrutture per la diffusione dei contenuti e delle applicazioni sulla rete Internet. Dai data center ai cavi sottomarini fino ai server che immagazzinano e processano i dati e i servizi per gli utenti, il volume di investimenti necessari in infrastrutture di base della rete Internet è dunque in costante crescita. “Nel nostro studio – ha spiegato Kloeden – ci siamo concentrati su hosting, trasporto e distribuzione di contenuti, escludendo gli investimenti sul contenuto stesso e nella rete di accesso”. Un insieme che si divide in investimenti diretti e indiretti; i primi sono quelli effettuati dai CAPs per utilizzi propri o di altri provider (come ad esempio i servizi di Amazon), mentre i secondi si riferiscono agli investimenti effettuati dai fornitori di servizi come gli Internet backbone providers ma pagati dai CAPs, dinamica che riguarda ad esempio l’utilizzo dei cavi sottomarini per il traffico Internet. Nel solo 2013 i fornitori di contenuti e applicazioni come Google, Facebook, Spotify e altri, hanno investito 35 miliardi di dollari, con la compagnia di Mountain View ad aggiudicarsi il primo posto nella speciale classifica degli investitori tra gli operatori; Analysys Mason stima infatti che il 20% di tutti gli investimenti in infrastrutture da parte dei fornitori di contenuti e applicazioni siano stati posti in essere da Google. L’ultimo di grande entità in ordine cronologico è quello annunciato in Olanda: 600 milioni di euro in quattro anni per la costruzione di un data center. Infographic 5 novembre 2014

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